La Corte di Appello a Foggia è un’istituzione giuridica di cui da tanti anni si manifesta la necessità, data l’importanza del bacino di utenza rappresentato da quella “mini-regione” che si chiama Capitanata. Purtroppo, è un altro di quegli argomenti che si “sventola” strumentalmente in periodi di caccia al consenso per poi abbandonarlo ad altri, lunghi cicli di oblio.
«È arrivato il momento di battersi concretamente per centrare l’importantissimo obiettivo –dichiara Alfonso Fiore, Consigliere comunale di maggioranza a Foggia e candidato Consigliere regionale nelle lista di Fitto Presidente alle prossime consultazioni elettorali–. Per questo, mi sono messo da tempo a disposizione del “Comitato Corte di Appello a Foggia”, promosso e presieduto dall’apprezzato civilista foggiano, avvocato Antonio Maruotti che ha voluto indicarmi come portavoce dell’importante associazione. L’obiettivo statutario del Comitato, appunto, l’istituzione a Foggia della Corte di Appello, diventa ora uno dei punti qualificanti del mio programma politico di candidatura al Consiglio Regionale della Puglia».
Da diversi mesi, assieme al Comitato “CdA Foggia”, nell’interesse dell’intera Capitanata, il Consigliere Fiore avvia trattative e stringe accordi per raggiungere l’ambito risultato.
«Ho approvato appieno –prosegue Fiore– l’iniziativa di istituire una Sezione Operativa della D.I.A. a Foggia. Tuttavia, è solo un primo passo e non un traguardo: rimane una sezione alle dirette dipendenze del Centro Operativo di Bari. Cosa diversa è l’istituzione della Direzione Distrettuale Antimafia che richiede, in premessa, la nascita del Distretto e della Corte di Appello a Foggia».
Una sezione della Corte di Appello in Capitanata non è fondamentale solo per la conseguente ed inevitabile nascita del distretto territoriale e della D.D.A. a Foggia bensì anche per l’importante autonomia e maggiore efficienza della macchina giudiziaria di Capitanata senza contare gli innumerevoli benefici economici, oltre al maggior numero di posti di lavoro di cui godrebbero Foggia e l’intera Provincia.
Il Comitato sottolinea, infatti, che «è inconcepibile che la Provincia di Foggia, la terza più vasta d’Italia, non abbia la Corte di Appello. È inconcepibile che per appellare una sentenza, sia civile che penale, emessa dal Tribunale di Capitanata, un cittadino delle Isole Tremiti o dei Monti Dauni, che magari vive a pochi chilometri dalla Campania o dal Molise, debba fare ancora ricorso a Bari. È assurdo che vi siano sedi distrettuali di Corte d’Appello in capoluoghi che non hanno un terzo del contenzioso di Capitanata, che non hanno le criticità di questo territorio, tanto bello quanto difficile, e –paradossalmente– non ve ne sia una a Foggia. Senza voler elencare gli ulteriori risvolti positivi della CdA a Foggia fra cui, meramente a titolo di esempio, l’istituzione del “Tribunale del Riesame”, del “Tribunale per i minorenni” e, anche, perfino della Sede degli esami di Avvocato che i giovani praticanti di Capitanata troverebbero come una manna dal cielo non dovendo così più affrontare la dura “tre giorni” degli scritti, pernottando in albergo a Bari».
«Tutte ragioni incontestabili –conclude il Consigliere Fiore– che inspiegabilmente non sono state, finora, considerate con la dovuta attenzione. La Corte d’Appello a Foggia non è una concessione, è un sacrosanto diritto della cittadinanza e mi impegno a portare sui tavoli tecnici e istituzionali le iniziative che il Comitato vorrà realizzare e portare avanti per il bene comune della cittadinanza di Foggia e di Capitanata».