«Il Presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta ha posto alcune questioni fondamentali al Governo, riguardo alle quali non deve essere lasciato solo da chi rappresenta la Capitanata a livello politico e negli Enti locali».
È molto deciso Alfonso Fiore, Consigliere comunale di Foggia e Candidato consigliere alle prossime elezioni regionali in Puglia nella coalizione di centrodestra, nel dichiarare apertamente condivisione e appoggio alle istanze presentate dal Presidente Gatta durante gli Stati Generali dell’Economia di Villa Pamphilj a Roma.
«Gatta –ha sottolineato Fiore- ha attirato l’attenzione dell’esecutivo soprattutto sulla sicurezza di strade e ponti e sull’edilizia scolastica, altro comparto cruciale. È giunta l’ora che la Capitanata torni a giocare un ruolo fondamentale nell’economia della regione e dell’intero Mezzogiorno, attraverso un deciso implemento di tutte quelle infrastrutturazioni necessarie a favorire lo sviluppo di settori trainanti, come l’agricoltura e soprattutto il turismo. Se la rete viaria lascia a desiderare –per usare un eufemismo-, se le ferrovie sottraggono gradualmente collegamenti con altri stazioni nodali, se non si vuole dare all’aeroporto “Gino Lisa” l’importanza che meriterebbe, continueremo a tenere a distanza non solo i grandi flussi turistici che possono interessare la nostra terra in tutte le sue articolazioni, dai monti al mare, ma inibiremo iniziative imprenditoriali che devono poter contare su una efficienza di trasporti attraverso diverse piattaforme che di fatto la nostra provincia non ha».
Lungi dal volersi fermare a mere questioni “di campanile”, Fiore ricorda che alcune strade restano assolutamente impercorribili, sui Monti Dauni come sul Gargano, rendendo difficile anche la vita quotidiana degli abitanti dei piccoli comuni presenti in queste zone.
Prosegue Fiore: «La stessa infinita vicenda dell’incompiuta SS693, la strada a scorrimento veloce del Nord Gargano della quale si sogna vanamente il completamento da decenni, dimostra quanto sottovalutato sia il ruolo delle località turistiche del promontorio come le esigenze degli abitanti che sono tagliati fuori dai collegamenti rapidi con i centri principali della provincia. I tempi di viaggio in auto fino a Foggia e la diminuzione delle fermate di treni diretti al nord nelle stazioni daunie, costringe quei cittadini a viaggiare piuttosto verso gli scali del Molise per risparmiare tempo. Così come gli abitanti della provincia subiscono disagi inaccettabili in relazione al collegamento aereo: le navette per Palese hanno orari impossibili e arrivare a Bari per poter prendere un volo qualsiasi, raddoppia i tempi necessari al viaggio e penalizza chi ha bisogno di rapidità negli spostamenti. Sono questioni che non possono più essere trascurate. Nei casi in cui la Regione ha competenze dirette –e penso alle vicende del “Gino Lisa”- è ora che l’ente agisca prendendo finalmente in considerazione l’importanza di Foggia e rispettando le esigenze del suo bacino di utenza. In quelle in cui la titolarità delle decisioni appartiene allo Stato –e penso alla viabilità- o ad altri organismi, come Trenitalia, la Regione deve lottare al fianco degli amministratori locali affinché nessuna porzione del suo territorio venga sottovalutata o addirittura ignorata».
«Da tempo -conclude Fiore-, assistiamo ad un’intollerabile “distrazione” della Regione Puglia sulle questioni della Capitanata. I tempi si allungano, le risorse prendono altre strade, le documentazioni richieste dallo Stato a Bari richiedono tempi “biblici” e persino le eventuali obiezioni europee a finanziamenti per lo scalo foggiano vengono “anticipate” da troppo zelanti politici più attenti agli interessi degli altri aeroporti pugliesi. Non può continuare così. Se gli attuali esponenti politici dauni della maggioranza, in Regione, hanno fatto sentire poco la loro voce, appiattendosi sulle posizioni di un Emiliano, più incline alle esigenze di altri territori, è ora di cambiare rotta! Chiedo a tutti quelli che si candidano a rappresentare la provincia di Foggia in Consiglio e a quelli che saranno chiamati eventualmente in Giunta di sostenere con tutte le forze le istanze che da tempo la nostra terra avanza alla Regione, anche a costo di entrare in contrasto con la propria coalizione d’appartenenza, anche sostenendo le iniziative degli amministratori locali come il Presidente Gatta. Io prendo questo impegno fin d’ora, ove fossi delegato a tale compito, e sono certo che potremo avviare una nuova stagione di attenzione da parte della Regione e di sviluppo per i nostri territori da troppo tempo bistrattati».