“Un circolare a tutti i Comuni con chiarimenti normativi e giuridici, per supportarli in questa fase di limbo determinata dalla sentenza della Corte Costituzionale. In ogni caso la Regione Puglia ha già portato il tema all’attenzione delle altre Regioni per scongiurare il blocco del comparto edilizia, oggi più che mai fondamentale per il rilancio del Paese”.
Lo ha dichiarato l’assessore alla Pianificazione Territoriale, Alfonso Pisicchio, durante l’audizione in V Commissione regionale sugli effetti provocati dalla sentenza delle Corte Costituzionale che ha dichiarato “l’illegittimità costituzionale dell’art. 2 della legge della Regione Puglia 17 dicembre 2018, n. 59 (Modifiche e integrazioni alla legge regionale 30 luglio 2009, n. 14) e sancito anche “l’illegittimità costituzionale, a partire dalla data del 19 aprile 2019, dell’art. 7 della legge della Regione Puglia 28 marzo 2019, n. 5”).
“Sappiamo benissimo che le responsabilità amministrative restano in capo ai Comuni – ha spiegato l’assessore – ma in questa fase la Regione e i suoi uffici hanno il dovere di fornire un accompagnamento tecnico, soprattutto nei Comuni più piccoli e con carenza di personale. Da un primo monitoraggio effettuato dai nostri uffici, non stiamo riscontrando particolari effetti determinati dalla sentenza sulle pratiche edilizie precedenti alla data del 19 aprile scorso. Abbiamo sì invece ricevuto molte telefonate dai Comuni sulle richieste di chiarimento. In ogni caso stiamo costantemente approfondendo il tema anche con l’ausilio dell’Avvocatura regionale, di Anci e Ance, degli ordini professionali e delle associazioni di categoria, già da me incontrati in appositi incontri”.
“Il Piano Casa – ha concluso l’assessore – ha funzionato in questi anni e ne siamo così convinti al punto tale che, non a caso, abbiamo previsto in una norma più generale, la Legge sulla Bellezza, una serie di ipotesi per affrontare tema il tema in maniera strutturata e definitiva coniugandolo a un altro strumento importante come la rigenerazione urbana”.