Recentemente è stato consegnato al Comune di Lucera il ‘Progetto di Valorizzazione della Fortezza Sveva-Angioina di Lucera’ elaborato a cura della Fondazione Apulia felix, grazie al sostegno economico della Fertilmont srl, da un Gruppo di Lavoro multidisciplinare coordinato dal prof. Giuliano Volpe, professore di archeologia all’Università di Bari e presidente della Fondazione, e costituito da professori di varie università e professionisti dei beni culturali, tra cui i prof.ri Pasquale Favia, Roberta Giuliani, Nunzia Mangialardi Francesco Violante (Università di Foggia), le prof.sse arch. Elisabetta Pallottino e Paola Porretta (Università Roma Tre), la prof.ssa Susanna Ferrini (Università Chieti-Pescara), il prof. Stefano Consiglio (Università di Napoli Federico II) e il dott. Marco D’Isanto (tributarista), oltre a vari altri collaboratori.
L’esplosione dell’emergenza Covid 19 ha impedito la presentazione del progetto, pur prevista a Lucera. Per tale motivo si è deciso di ricorrere ai sistemi telematici per una prima presentazione e discussione dei risultati del lavoro in diretta streaming, sulla pagina Facebook della Fondazione Apulia felix (https://www.facebook.com/apulia.felix.onlus/ ), giovedì 21 maggio alle ore 18:00: i progettisti presenteranno le varie proposte e discuteranno con tutti gli interessati: il progetto prevede, infatti, una continua interlocuzione attiva con la cittadinanza e con tutte le espressioni dell’associazionismo e dell’imprenditoria interessate a forme di sviluppo locale grazie alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Parteciperanno il Sindaco di Lucera Antonio Tutolo, la soprintendente ABAP di Foggia arch. Maria Piccarreta, il prof. Giuliano Volpe e vari componenti del Gruppo di Lavoro-
Dal ‘Progetto di Valorizzazione della Fortezza Sveva-Angioina di Lucera’
Questo progetto di valorizzazione è frutto di un lavoro multidisciplinare, condotto da docenti di alcune Università italiane e da vari professionisti, con competenze in diversi campi, dalla storia e l’archeologia alla geofisica, dal restauro alla progettazione architettonica, dall’economia della cultura alla gestione e alla comunicazione del patrimonio culturale: si tratta dell’unico approccio possibile per affrontare una realtà complessa come la Fortezza svevo-angioina di Lucera, un vero palinsesto archeologico, con stratigrafie che si sviluppano dalla preistoria all’età moderna.
Il progetto si configura come un progetto dinamico, modulabile per fasi, fondato su una solida visione, che associa a finalità di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico e storico-architettonico e di sviluppo turistico-culturale, anche obiettivi di sensibilizzazione e di coinvolgimento attivo della cittadinanza.
La Fortezza, insieme all’intero sistema museale lucerino, dovrà contribuire, infatti, a creare la ‘comunità di patrimonio’ di Lucera, dando senso e valore al patrimonio della città e del territorio, perché «chiunque da solo o collettivamente ha diritto di contribuire all’arricchimento del patrimonio culturale» anche attraverso «azioni per migliorare l’accesso al patrimonio culturale, in particolare per i giovani e le persone svantaggiate, al fine di aumentare la consapevolezza sul suo valore, sulla necessità di conservarlo e preservarlo e sui benefici che ne possono derivare» (artt. 5 e 12 della Convezione europea di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società).