Parte al Policlinico Riuniti di Foggia l’innovativo Progetto “TEL-E-COVID” per Tele-Ecocardiografia e supporto tecnologico in remoto per pazienti critici Covid-19, per fronteggiare la recente pandemia.
“Il progetto Telecovid è un progetto altamente innovativo, un nuovo modello assistenziale che potrà migliorare la qualità delle cure per pazienti e per gli operatori sanitari, ottimizzando le risorse sia tecnologiche che umane – spiega il Direttore Generale del Policlinico Riuniti Dott. Vitangelo Dattoli. In questo momento di grave emergenza sanitaria, la tele-ecocardiografia non è solo uno strumento estremamente utile, ma diventa addirittura indispensabile in alcune condizioni di estrema criticità clinica ed assistenziale. Come prospettive future, il progetto potrà essere implementato ed esteso anche altre aree Covid aziendali ad altri presidi del Policlinico Riuniti di Foggia, come il “D’Avanzo” di Foggia, il “Lastaria” di Lucera o, eventualmente, ad altri contesti aziendali”.
Il team di cardiologi del Policlinico Riuniti che ha elaborato l’innovativo progetto è guidato dal Prof. Natale Brunetti, Direttore della Struttura Complessa di Cardiologia universitaria e costituito dal Dott. Vincenzo Manuppelli e dal Dott. Riccardo leva. Collaboreranno gli anestesisti rianimatori Prof.ssa Gilda Cinnella, Direttore della Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione e il Dott. Livio Tullo.
La telemedicina applicata al campo della ecocardiografia (tele-ecocardiografia) si prospetta quale strumento estremamente utile in particolare nella gestione del paziente Covid-19 ricoverato in Terapia Intensiva Rianimatoria; il paziente Covid può infatti presentare quadri clinici che richiedono l’intervento del cardiologo ed in particolare del cardiologo ecocardiografista per l’approfondimento di aspetti cardiovascolari valutabili mediante metodiche di imaging cardiovascolare.
La realizzazione di un esame ecocardiografico di qualità in Terapia Intensiva Rianimatoria è tuttavia condizionato da una serie di limitazioni pratiche e anche di tipo logistico come il rischio biologico per accessi in zona di isolamento, che ne condizionano significativamente la fattibilità. È pertanto necessario fare ricorso a metodiche di telemedicina.
Obiettivi del progetto TEL-E-COVID sono:
- Avviare un sistema di telemedicina intra-ospedaliero per l’acquisizione, presso la Struttura Complessa di Terapia Intensiva Rianimatoria, di imaging ecocardiografico in remoto, per la trasmissione delle stesse immagini e la loro refertazione da parte di specialisti cardiologi dedicati presso la S.C. di Cardiologia Universitaria Utic. Tale sistema permetterà quindi l’erogazione di una consulenza specialistica cardiologica on demand in telemedicina sul caso di imaging.
- Assicurare la migliore qualità dell’imaging acquisito, trasmesso e refertato, secondo i più elevati standard di qualità definiti dalle società scientifiche di imaging ecocardiografico. Il laboratorio di ecocardiografia cardiovascolare della Struttura Complessa di Cardiologia universitaria è accreditato presso la Società Italiana di Ecografia Cardiovascolare.
- Migliorare l’efficienza e l’efficacia dei percorsi diagnostici e terapeutici del paziente cardiologico ricoverato per intensità di cure e per isolamento infettivo presso la Struttura di Terapia Intensiva Rianimatoria nell’attuale contesto pandemico Covid-19.
- Garantire la massima sicurezza in termini di prevenzione del contagio da Covid-19 per il personale sanitario, attraverso la riduzione degli accessi in area Covid di isolamento ed il minimo consumo di dispositivi di protezione individuale.
Al fine di raggiungere gli obiettivi del progetto, è prevista la messa in opera di un sistema integrato di refertazione on demand di imaging ecocardiografico articolato in una control room (centrale di refertazione) e in una serie di client in remoto.
La realizzazione della centrale di refertazione e teleconsulenza richiede un sistema di ricezione dell’imaging ecocardiografico tramite rete LAN con almeno 2 postazioni attive. La postazione di ricezione deve prevedere la compatibilità tra sistemi di acquisizione dell’imaging ecocardiografico, in generale inquadrato secondo il protocollo internazionale DICOM, e sistemi operativi gestionali già in uso a livello regionale (sistema Helys, attualmente già in uso presso la centrale di telecardiologia 118 del Policlinico di Bari e con predisposizione per l’implementazione di ulteriori moduli aggiuntivi per valutazione in remoto di ecg, saturazione, pressione arteriosa, frequenza respiratoria) e internazionale (sistema di archiviazione, gestione ed elaborazione dell’imaging cardiovascolare Medimatic, già in uso presso il laboratorio accreditato di Ecocardiografia della Struttura Complessa di Cardiologia Universitaria del Policlinico Riuniti di Foggia).
L’acquisizione delle immagini eco-cardiografiche avverrà attraverso l’impiego di ecocardiografi di alta fascia sia carrellati che portatili con possibilità di acquisire immagini ad alta definizione, sia palmari in grado di essere facilmente trasportabili al letto del paziente critico. L’elaborazione di imaging avverrà presso la control room attraverso cardiologi ed ecocardiografisti esperti che provvederanno alla refertazione di imaging e eseguiranno teleconsulting on demand.
“Il progetto Telecovid costituisce una straordinaria opportunità per assicurare la massima qualità in tempo reale ai pazienti assistiti, minimizzando il rischio per gli operatori sanitari – dichiara il Prof. Natale Brunetti. Con i precedenti progetti di telecardiologia si portava il cardiologo al letto del paziente, anche a distanza; con questo, al letto del paziente Covid si portano il cardiologo ecocardiografista e le più avanzate tecnologie di imaging cardiovascolare. Potenzialmente un solo cardiologo esperto di ecografia è in grado di gestire in remoto l’imaging cardiologico di tutto un ospedale, con un innovativo modello di smart-cardiology.”
La piattaforma multimodale composta dai sistemi gestionali dell’imaging (RIS PACs aziendale, DICOM, Helys, Medimatic) permetterà un domani la connessione di devices aziendali (ecocardiografi, elettrocardiogrammi, sistemi di emogas analisi, monitoraggi parametri vitali) in altre strutture complesse anche non Covid.
Il personale della struttura disponibile per il progetto verrà formato all’acquisizione delle immagini attraverso un corso teorico-pratico che prevede un protocollo teorico di acquisizione fast e la realizzazione di esercitazioni pratiche sia in Cardiologia che in pazienti in Terapia Intensiva Rianimatoria. Le acquisizioni in remoto di imaging da parte del personale formato della Struttura Complessa di Terapia Intensiva e Rianimazione saranno puntualmente registrate e conteggiate su log-book personali in modo da consentire una dettagliata certificazione dell’attività svolta. Sono previsti, inoltre, re-training periodici per garantire l’aggiornamento del personale dedicato, nonché il reclutamento di nuovo personale formato.
“Il progetto Telecovid, come tutte le diverse e importanti innovazioni tecnologiche studiate con l’obiettivo di contrastare il Covid-19, sono state integralmente finanziate dalle donazioni dei tantissimi cittadini che hanno dimostrato vicinanza al Policlinico Riuniti di Foggia – conclude il Direttore Generale Vitangelo Dattoli. Abbiamo ritenuto così di onorare e di corrispondere la grande generosità ricevuta con un segnale di speranza e con qualcosa di duraturo e di prospettico per un impegno e per un upgrade dello sviluppo per il futuro della nostra struttura”.