POLIZIOTTI PENITENZIARI SOTTODIMENSIONATI AL CARCERE DI FOGGIA E SENZA DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE.

“Dopo la maxi evasione dal carcere di Foggia, non solo la breve relazione del Ministro Bonafede non ha illustrato i motivi di una tale sommossa organizzata a livello nazionale, ma c’è ancora chi tenta di far cadere le responsabilità dei gravi fatti accaduti il 9 marzo a Foggia sulla Polizia Penitenziaria. Da sempre sottodimensionati, in questa emergenza epidemica gli agenti penitenziari vivono un corpo a corpo usurante e stressante. Non è bastata l’evasione a riequilibrare il numero degli addetti nella casa circondariale di Foggia. È inaccettabile”.

Si esprime così l’avvocato Joseph Splendido, dirigente regionale della Lega Salvini Premier e responsabile regionale del tesseramento in Puglia.

“All’esiguo numero di agenti nel carcere si aggiunge anche una grave situazione sanitaria- prosegue il legale salviniano-  Qualche settimana fa un poliziotto penitenziario in forza a Foggia, che non aveva avuto contatto con i detenuti e con altri colleghi, aveva manifestato dei lievi sintomi di Covid-19. Ebbene, ancora oggi gli agenti sono quasi del tutto privi di Dispositivi di Protezione Individuale idonei ad evitare la trasmissione del virus in luoghi a così alta esposizione, come sono gli istituti penitenziari, in considerazione anche del fatto che molti operatori sono anche costretti a turni di piantonamento negli ospedali. Le mascherine chirurgiche, come si sa, non sono sufficienti a contenere la diffusione del virus. L’unica distribuzione pubblica di DPI è stata resa possibile grazie ad una donazione da parte di una nota farmacia foggiana. Poi più nulla, gli agenti, se vogliono essere protetti, devono comperarsela da sé. In Puglia mancano ancora i tamponi per tutto il personale in servizio negli istituti al fine di individuare tutti i positivi, soprattutto gli asintomatici. E mancano inoltre le linee guida atte a stabilire un’organizzazione del lavoro in grado di contrastare la carenza di personale in servizio”.

Conclude l’avvocato Splendido: “Chiediamo a chi di dovere di informare la cittadinanza e di agire in favore di chi presta un così importante servizio per la collettività. Non possiamo lasciare soli coloro che lavorano per l’incolumità e la legalità nel nostro Paese”.