Stipulata convenzione con la Multiversity, che s’impegna a non attivare corsi di laurea già presenti nell’offerta formativa UniFG. In programma progetti condivisi
e collaborazioni, intanto l’Università di Foggia porterà il suo expertise nel Consiglio di amministrazione del nuovo ateneo.
La Multiversity srl (società italiana specializzata nella gestione di atenei privati con finalità pubbliche) inoltrerà entro il 10 aprile 2020, ai sensi del Decreto direttoriale n. 147 del MIUR,
richiesta per l’attivazione di un ateneo privato. In caso di accoglimento dell’istanza, il nuovo ateneo si chiamerà Università degli studi Apulia, avrà sede a Lucera e, come detto, non sarà
statale ed erogherà didattica in presenza.
In attesa del pronunciamento del MIUR, Università di Foggia e Multiversity srl hanno sottoscritto una convezione finalizzata alla condivisione di progetti, competenze scientifiche, spazi
fisici (la sede di Apulia sarebbe già stata individuata, nel centro storico di Lucera) e collaborazioni nazionali e internazionali. La convenzione, inoltre, garantisce all’Università di Foggia
l’assenza di eventuali conflitti didattico-disciplinari o ipotesi concorrenziali, in quanto il nascente ateneo «si impegna a non attivare corsi di laurea e corsi di laurea magistrali – recita il testo –
presenti nell’offerta formativa dell’Università di Foggia».
L’Università di Foggia dà il benvenuto all’ipotesi progettuale dell’Università degli studi Apulia, certa che la collaborazione tra le due istituzioni porterà concrete ricadute culturali, sociali
ed economiche sul territorio. «La sinergia tra le parti produrrà effetti positivi sulle attività didattiche e di ricerca scientifica fornendo le basi per future partnership da utilizzare in progetti a valere su finanziamenti europei, nazionali ed altro, previa regolazione dei reciproci rapporti tramite specifici accordi attuativi – puntualizza il testo della convenzione, approvato nella seduta telematica del Consiglio di amministrazione dell’Università di Foggia tenuto quest’oggi –. La convenzione permetterà alle parti di impiegare le reciproche competenze scientifiche oltre agli spazi fisici, laboratori, docenti e personale tecnico amministrativo. Sarà possibile istituire percorsi formativi comuni anche per corsi di specializzazione, master universitari e corsi di dottorato, sperimentando nuovi metodi di insegnamento e di e-learning».
Aspettando che l’iter procedurale conduca all’eventuale approvazione ministeriale, fiducia e stima reciproche sono state ribadite tra le istituzioni prioritariamente coinvolte in questa
operazione, ovvero l’Università di Foggia e il Comune di Lucera. «Che sia benvenuta – commenta il prorettore vicario dell’Università di Foggia, Agostino Sevi – l’Università degli studi Apulia,
che in caso di effettiva costituzione andrebbe ad arricchire gli orizzonti formativi degli studenti che la sceglieranno. Non viviamo l’eventuale istituzione di un ateneo privato né come un danno né come un potenziale concorrente rispetto alla nostra offerta formativa, ma al contrario come un’opportunità. In caso di approvazione di questa nuova università, metteremo la nostra esperienza e la nostra competenza a disposizione dei colleghi e del personale tecnico-amministrativo». A cominciare dall’expertise che l’Università di Foggia dovrebbe portare all’interno del Consiglio di amministrazione della nascente Università degli studi Apulia, due posti la cui designazione spetterà al rettore Pierpaolo Limone (come stabilito dalla convenzione).
«Siamo onorati da questa collaborazione – aggiunge il sindaco di Lucera, Antonio Tutolo – e lusingati dalla disponibilità riscontrata nell’ateneo Foggiano, che per molteplici ragioni resterà ovviamente quello di riferimento non solo per la Capitanata ma per diverse province limitrofe. Sapere di poter contare sull’esperienza e sul talento dei docenti e dei ricercatori dell’Università di Foggia, ci fa ben sperare per lo sviluppo di un progetto ambizioso che speriamo si possa effettivamente concretizzare. Appena l’emergenza Covid-19 sarà terminata, speriamo molto presto, sarei felice se Lucera tornasse alla vita normale con una delle novità più importanti degli ultimi anni: la nascita di un ateneo tutto nostro, tutto della nostra gente».