Il consigliere Longo ha inviato al sindaco di Foggia una nota,condivisa anche da altri consiglieri comunali,dove si richiede di rafforzare le misure di trasparenza e di legalità nelle procedure di gare pubbliche per l’assegnazione di lavori,servizi e forniture

Sindaco,

gli avvenimenti politico-amministrativi,che hanno caratterizzato la città capoluogo e molti altri centri della Capitanata,circa i fenomeni di permeabilità degli enti pubblici da parte della criminalità organizzata,impongono una seria riflessione.

Foggia e la sua provincia,così come attestano la moltitudine di indagini e processi penali e relative condanne ,che coinvolgono gruppi malavitosi organizzati,può tristemente fregiarsi di sede della cosiddetta quarta mafia,così come definita da un coraggioso questore,non molto tempo addietro.

La capacità di penetrazione di tali gruppi criminali è tale da contaminare la gran degli esercizi commerciali della città,le attività imprenditoriali su larga scala,nonché le pubbliche amministrazioni.

La cronaca ci offre un triste e pericolosissimo quadro in tema di illegalità diffusa ed in tema di gruppi criminali organizzati.

A giudicare dal numero percentualmente elevato,sul nostro territorio, di “Interdittive antimafia” ,che colpiscono i privati imprenditori e dal numero altrettanto elevato di scioglimenti di Consigli Comunali a causa di infiltrazione mafiose,l’amministrazione comunale di Foggia non può risultare inerte e non può non intraprendere ulteriori azioni di verifica e di sbarramento ad eventuali tentativi di infiltrazione malavitosa nel tessuto produttivo e finanziario del Comune di Foggia.

Per le pubbliche amministrazioni,com’è noto,oltre all’affidamento di pubblici servizi,risultano particolarmente appetibili ai gruppi criminali,che si legano a soggetti incensurati, le gare per l’affidamento di opere pubbliche ,per gli ovvi e risaputi motivi,nonché per la relativa facilità con la quale gli scopi verrebbero raggiunti.

Sindaco,

il comune di Foggia è attualmente caratterizzato da un depauperamento del personale ai vari livelli,soprattutto in riferimento ai livelli apicali e dirigenziali,ai quali viene demandato per legge e competenza il difficile e delicato compito di costituire le commissioni di gara,che poi aggiudicano lavori , servizi e forniture.

L’accentramento delle responsabilità,su pochissime persone,che presumibilmente ricevono anche forti pressioni dall’esterno è un elemento di debolezza,che dovrebbe essere superato al più presto,con la ricerca di altri elementi istituzionali di garanzia.

Sarebbe opportuno quindi procedere almeno in tre direzioni per capovolgere l’attuale situazione di rischio-legalità in cui versa il comune di Foggia:

  1. interloquire con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Ministero della Funzione Pubblica,affinché anche in deroga ai principi stabiliti dal Patto di Stabilità e Crescita,che vige sin dal lontano 1997,si superi il fenomeno degli “uffici vuoti” del Comune di Foggia,con graduali e costanti bandi di concorso pubblico per il ripopolamento di personale,a tempo indeterminato, ai vari livelli;
  2. per le sessioni di gara : sia per l’affidamento di servizi,che per l’affidamento per la realizzazione di opere pubbliche e per le forniture ,coinvolgere,attraverso un protocollo tra Enti pubblici,la Prefettura e L’Autorità Nazionale Anticorruzione,per la prestazione di servizi e l’utilizzo di personale( con costi a carico dell’aggiudicatario)avente compiti di alta sorveglianza e conoscenza in materia di anticorruzione e trasparenza;
  3. istituire un codice etico ad hoc,con delibera di consiglio comunale,che detti in maniera stringente ed inequivocabile le regole di comportamento di dirigenti,funzionari e dipendenti comunali,nonché di Sindaco,assessori e consiglieri comunali ,in modo da contribuire ad evitare e scongiurare i casi previsti sia dall’art 143 del d.lgs 167/2000 e sm e ii (Testo Unico Enti Locali),che quelli previsti dal D.Lgs 6 novembre 2011 n. 159(Codice delle leggi antimafia).

Sindaco,

per quanto lodevoli ed apprezzabili siano le iniziative contenute nella delibera di Giunta comunale n 114 del 2.10.2019 ,e quella relativa al piano triennale delle assunzioni del 23.12.2019,le stesse non sono comunque bastevoli(per i motivi che si illustreranno a parte,data la loro delicatezza) e risultano meritevoli quindi di essere integrate con i succitati suggerimenti da attuarsi con celerità ed urgenza.

Sarebbe infine opportuno,dare risalto ed importanza all’eccellente lavoro svolto dall’illustrissimo signor Prefetto di Foggia,sancendo un nuovo corso dell’amministrazione(anche in virtù del fatto che ci troviamo ad operare in una consiliatura ormai avviata e matura)con una pubblica seduta di consiglio comunale,che approvi regolamenti e codice etico.

Certi di trovare unitarietà di intenti e di obiettivi,restiamo in attesa di riscontro.