“Ritengo opportuno fare delle precisazioni riguardanti la vicenda del piccolo Francesco – spiega l’assessore ai Servizi Sociali, Raffaella Vacca -. In merito alla problematica esposta dalla mamma dell’alunno, che lamentava la mancanza di personale addetto all’assistenza di base igienico-personale per suo figlio presso l’istituto comprensivo “Santa Chiara-Pascoli-Altamura”, è necessario fare chiarezza e per questo occorre prendere in esame la normativa di riferimento (https://www.scuolainforma.it/2018/10/04/personale-ata-pulizia-degli-alunni-disabili-spetta-ai-collaboratori-scolastici.html). L’assessorato alle Politiche Sociali fornisce invece alla scuola in oggetto la figura di un educatore professionale e di 7 tirocinanti della misura Red, 4 dei quali a supporto dei collaboratori scolastici per la cura della persona e per l’igiene personale degli alunni.
Nonostante questo aspetto sia chiaro ed inequivocabile – sottolinea l’assessore -, uno sparuto gruppo di persone ha deciso, senza alcuna logica e senza alcun criterio apparente, di addossare alla sottoscritta tutte le colpe di questa mancata assistenza, mentre l’Amministrazione comunale non fornisce i servizi specifici richiesti. Ritengo doveroso ricordare, inoltre, che lo scorso 18 febbraio, dopo meno di un’ora dall’appello della signora, che per protesta si era incatenata davanti alla scuola del figlio, sono subito accorsa da lei per capire in che modo poterla aiutare, mostrandomi dal primo momento disponibile a ricercare le soluzioni possibili alle problematiche emerse e le modalità per sollecitare tutti gli enti preposti, ognuno per le proprie competenze, alla risoluzione del caso”.
Nonostante questo aspetto sia chiaro ed inequivocabile – sottolinea l’assessore -, uno sparuto gruppo di persone ha deciso, senza alcuna logica e senza alcun criterio apparente, di addossare alla sottoscritta tutte le colpe di questa mancata assistenza, mentre l’Amministrazione comunale non fornisce i servizi specifici richiesti. Ritengo doveroso ricordare, inoltre, che lo scorso 18 febbraio, dopo meno di un’ora dall’appello della signora, che per protesta si era incatenata davanti alla scuola del figlio, sono subito accorsa da lei per capire in che modo poterla aiutare, mostrandomi dal primo momento disponibile a ricercare le soluzioni possibili alle problematiche emerse e le modalità per sollecitare tutti gli enti preposti, ognuno per le proprie competenze, alla risoluzione del caso”.
Al fine di evitare possibili strumentalizzazioni politiche sulla vicenda, il sindaco di Foggia, Franco Landella, ha chiesto alla cooperativa sociale San Giovanni Di Dio di Raffaele De Nittis la presenza di un operatore socio-sanitario che per un’ora al giorno e a titolo gratuito si occuperà dell’alunno, soddisfacendo tutte le necessità di cui ha bisogno Francesco. “Sarà mia premura – sottolinea il primo cittadino – evidenziare la situazione al ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, poiché l’istituto “Santa Chiara-Pascoli-Altamura” non è in grado di garantire un servizio adeguato alle particolari esigenze di Francesco”.