Oggi, Domenica 12 gennaio 2020, nella Villa Comunale di Foggia, è stato restituito alla città il monumento dell’eroe foggiano il Sergente Maggiore Antonio Mendolicchio, trafugato da vandali. All’inaugurazione del Busto Bronzeo erano presenti il Sindaco di Foggia Franco Landella, l’assessore alla cultura Anna Paola Giuliani, il pronipote, dell’eroe, Avv. Giuseppe Potenza, l’associazione Civita, la Codacons Foggia, l’Unione Consumatori, la Protezione Civile Radio Club Marconi, l’Esercito Italiano, lo scultore Mauro Cipriani e il Consigliere Comunale Pasquale Rignanese, promotore di questa iniziativa e il quale commenta: “Mi piacerebbe che la giornata di oggi venisse intesa non solo come l’ultima fase di lavoro che ha ridato lustro ad una figura così eroica e rappresentativa per la nostra città ingiustamente oscurata dal vergognoso episodio di trafugamento del Busto da parte di un ladruncolo con evidente deficit di moralità e senso civico”. Andiamo bei dettagli per conoscere meglio il nostro eroe concittadino.
Antonio Mendolicchio, nato a Foggia il 22 maggio 1915, era un Serg. Maggiore del 47° Reggimento Fanteria, decorato con Medaglia d’oro al Valor Militare. Al comando della propria squadra e penetrato tra le linee nemiche, occupava saldamente una posizione e vi resisteva due giorni. Ferito gravemente, al braccio sinistro, si fasciava da solo e rifiutando ogni soccorso. Caduto il proprio Ufficiale, lo sostituiva nel comando e ferito nuovamente, in varie parti del corpo, restava al suo posto di combattimento. All’alba una bomba gli recideva una gamba e per nulla scosso incitava i suoi uomini alla difesa ed erettosi sull’unità gamba, impartita ordini con impareggiabile energia. Avuto il petto squarciato da una raffica di mitragliatrice si abbatteva al suolo inviando il suo estremo saluto. Era il 13 aprile del 1941.
Nicola Bruno.