Alla fine dei novanta minuti, il Foggia esce dallo Zaccheria con il rammarico che si poteva fare molto di più portando i tre punti a casa, ed invece i rossoneri si devono accontentare di un punto, giunto dopo una rocambolesca partita finita 3-3 contro il Gravina.
Mister Ninni Corda conferma il 3-5-2, in porta Fumagalli, linea difensiva con Viscomi, Salines e Salvi; a centrocampo con Di Masi, Campagna, Gentile, Cittadino ed il greco Kourfalidis (esordio); in attacco Tortori e Russo. Avvio shock per il Foggia, che dopo tre minuti viene imbucato dal Gravina con il suo bomber Santoro. Provano a svegliarsi i padroni di casa, al quinto minuto, con una punizione di Russo che finisce di poco fuori, qualche minuto più tardi è sempre il rossonero protagonista con un cross in area, ma Campagna di testa non riesce a spedire in buca la palla. Mentre il Foggia cerca di schiacciare nella propria metà campo il Gravina, sono proprio i gialloblù ad andare in gol al diciassettesimo con Santoro, che su assist di Chiaradia trafigge Fumagalli. Al diciannovesimo, la partita è stata sospesa per qualche minuto, per prestare i dovuti soccorsi a Viscomi (portato in ospedale, ha subito un trauma commotivo), colpito da Lovila in uscita alta. Al trentacinquesimo il Foggia accorcia le distanze con Cristian Anelli (subentrato a Viscomi al venticinquesimo), bravo a sfruttare la deviazione di testa di Tortori, su una punizione di Cittadino. La doccia gelata per i padroni di casa arriva al quarantunesimo sempre con il bomber Santoro, che sfrutta al meglio l’assist di Mbida, tripletta per lui. Le emozioni non mancano, ma soprattutto è il Foggia che non si arrende e prima di entrare negli spogliatoi sfiora il gol due volte, prima con Cittadino, che su punizione colpisce la traversa e poi con Russo che a tu per tu con Lovila sbaglia clamorosamente.
Nel secondo tempo Mister Corda cerca di dare una scossa alla squadra facendo entrare subito Iadaresta, Staiano e Cadili al posto degli spenti Russo, Kourfalidis e Di Masi. Foggia padrone del campo e vicino ad accorciare le distanze prima con una punizione di Cittadino parata da Lovila e poi con capitan Gentile, vicino al gol due volte nel giro di pochi minuti (56′ e 59′). Al sessantunesimo il Gravina rimane in dieci con l’espulsione di Di Modugno (doppia ammonizione), sei minuti piu tardi il Foggia accorcia le distanze sempre con Anelli, bravo a sfruttare un’uscita maldestra del portiere Lovila. All’ottantunesimo Iadaresta viene atterrato in area di rigore e l’arbitro assegna la massima punizione per i rossoneri, Gentile sul dischetto non sbaglia portando il risultato in parità. Il Gravina perde pezzi rimanendo in nove con l’espulsione di Chiaradia per proteste, subito dopo il rigore segnato dal Foggia. All’ottantasettesimo l’arbitro annulla un gol a Campagna per un presunto fuorigioco di Salatino. Finisce 3-3 allo Zac, partita dalle mille emozioni e tanta delusione per i ragazzi di Mister Corda.