Il Foggia non riesce a vincere il match spareggio con il Livorno e, alla fine, deve accontentarsi del pari e ringraziare San Leali che lo tiene aggrappato ancora alla B. In ogni caso il risultato contro i labronici se non condanna matematicamente i rossoneri, li vede maggiormente indiziati verso una retrocessione che poteva essere tranquillamente evitata. Il Foggia, tra l’altro, non è riuscito a portare in porto una vittoria che era stata costruita nel primo tempo e chiuso sul doppio vantaggio. Mister Grassadonia ha optato per un undici più vivace e con più “gamba”. Sin dall’inizio ha infatti schierato Cicerelli e Matarese, veri mattatori e sorprese della gara. I due giovanotti hanno consentito di creare spesso superiorità numerica e garantire molte varianti nel gioco d’attacco. La mossa ha sorpreso il Livorno che ci ha messo un bel po’ per capire cosa stava succedendo e si è ritrovata sotto di due gol. Uno spunto insistito di Cicerelli (7’) sulla sinistra con susseguente cross, è stato deviato nella propria porta da Di Gennaro. Ancora Cicerelli (11’), vera spiuna nel fianco della difesa amaranto, si è reso pericoloso con la conclusione dal limite dell’area. Ancora una grande occasione per il Foggia, ben ispirato da Matarese. Kragl inventa per Busellato (16’) ma Zima si oppone in uscita respingendo il tiro. Il Livorno ha provato a reagire e Leali (20’) si è opposto da campione ad un tiro a botta sicura di Raicevic evitando il gol del pari. Gli ospiti sono cresciuti ma pur soffrendo, il Foggia è riuscito a creare ancora pericoli per la porta dei toscani. Grandissima occasione ancora per i rossoneri. Busellato mette Mazzeo (40’) davanti al portiere ospite ma il tiro è respinto da Zima. Sulla ribattuta la palla giunge a Gerbo che serve l’accorrente Kragl che, da posizione defilata, spedisce in rete. E’ il 2-0 che fa esplodere lo Zaccheria e gli applausi al 45’ sottolinea la grande prova del primo tempo. Si riprende a giocare e il Livorno, non avendo nulla da perdere, alza il proprio baricentro. Sempre Raicevic (2’) non è preciso sotto porta. E il Foggia risponde con Matarese (9’) e Gerbo (14’) sfiora il montante su assist direttamente dal corner battuto da Kragl. Breda inserisce Gori e proprio l’ex rossonero sarà il terminale offensivo determinante per la sua squadra. Realizzando ben due gol in 8’. Prima (23’) accorcia le distanze con un gran tiro volo e poi di testa (31’) pareggia i conti. Da sottolineare, su due precisi cross di Diamanti. Incredibilmente, il Foggia ha dilapidato il doppio vantaggio. Sullo Zaccheria scende il gelo anche perché i cambi effettuati da Grassadonia hanno prodotto solo effetti negativi. Iemmello ed Agnelli non hanno il passo dei sostituiti ed il Foggia paga dazio. Eppure al 40’ i rossoneri potrebbero riportarsi in vantaggio. Ranieri viene atterrato in piena area e il Foggia beneficia di un calcio di rigore. Alla battuta va Mazzeo (41’) ma Zima si distende e neutralizza il tiro poco convinto del bomber rossonero. Le emozioni non si esauriscono qui. Nei 6’ di recupero accade di tutto. Billong (47’) viene espulso per un contatto in area con un avversario e stavolta il penalty è a favore del Livorno. Giannetti (47’) potrebbe spedire il Foggia all’inferno ma Leali respinge la sfera e rimanda la lenta ma crudele agonia. Per il Foggia adesso diventa dura per davvero e solo un miracolo potrebbe evitargli la retrocessione.
FOGGIA – LIVORNO 2-2
RETI: 7’ pt Di Gennaro (aut.), 39’ Kragl, 23’ e 31’ st Gori.
FOGGIA (3-5-2): Leali 6.5; Loiacono 6, Billong 6, Ranieri 7; Gerbo 7, Greco 6.5, Busellato 6.5 (28’ st Agnelli 5), Matarese 7 (23’ st Iemmello 4), Kragl 6; Cicerelli 7 (34’ st Deli 4), Mazzeo 6. In panchina: Noppert, Di Stasio, Arena, Zambelli, Ngawa, Galano, Chiaretti, Boldor, Sonnini. Allenatore: Grassadonia 6.
LIVORNO (3-5-2): Zima 7; Gonnelli 5.5, Di Gennaro 5.5, Boben 5; Kupisz 6, Agazzi 6, Rocca 5.5 (1’ st Murilo 5.5), Luci 6, Eguelfi 5.5; Raicevic 5 (19’ st Gori 8), Diamanti 7 (43’ st Giannetti sv). In panchina: Crosta, Baiocco, Dainelli, Gasbarro, Fazzi, Soumaoro, Salzano, Albertazzi, Canessa. Allenatore: Breda 6.5.
ARBITRO: Francesco Fourneau di Roma 6.5;
1° ass.: Manuel Robilotta di Sala Consilina 6;
2° ass.: Giuseppe Macaddino di Pesaro 6;
4° uff.: Federico Dionisi di L’Aquila.
NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori 12.000 circa (una ventina i tifosi ospiti). Ammoniti: Kragl, Rocca, Agazzi, Murilo, Gerbo, Di Gennaro, Luci, Agnelli. Espulso Billong (47’) per fallo da tergo su un avversario. Angoli: 5-5. Recupero: 0′- 6′.