Il Foggia deve rinviare ancora una volta l’appuntamento con la vittoria. Nemmeno col Cittadella gli uomini di Grassadonia, che in settimana è stato richiamato sulla panchina rossonera dopo la parentesi Padalino, sono riusciti a trovare i tre punti che li avrebbero fatti respirare in classifica. L’ennesimo pareggio complica la vita dei satanelli, in piena bagarre per evitare la retrocessione. E se il Foggia stenta, le dirette concorrenti hanno cominciato a volare. Di questo passo sarà davvero un’impresa salvare la categoria. Ci credono però i tifosi che hanno riempito lo Zaccheria e sostenuto la propria squadra per l’intera durata della gara. Non ci credono probabilmente tecnico e giocatori. E’ vero, a differenza delle due partite precedenti, c’è stata una reazione. Ma questo è avvenuto soltanto dopo la sfortunata autorete di Tonucci. Infatti, subito dopo, il tecnico del Foggia ha inserito Mazzeo e Cicerelli per giocarsi il tutto per tutto. Da li in poi l’atteggiamento tattico dei rossoneri è cambiato. La contemporanea presenza di Iemmello e Mazzeo, oltre alla freschezza atletica di Cicerelli, ha consentito di avanzare il baricentro e di creare diversi pericoli per la porta difesa da Paleari. Se soltanto Iemmello avesse finalizzato una delle due occasioni capitate sui suoi piedi, probabilmente la gara avrebbe avuto un esito finale diverso. E, chissà, dato la svolta al campionato del Foggia. Ci sarà da soffrire in queste ultime 9 giornate (il Foggia ne dovrà disputare 8 per osservare il turno di riposo) ma bisognerà crederci tutti e, soprattutto, fare corpo unico. Specialmente sotto l’aspetto psicologico i rossoneri dovranno riacquistare la consapevolezza di potersela giocare con chiunque. Solo così si potranno cogliere i risultati utili per ottenere la permanenza nella serie cadetta. Passando al match non era facile per il Foggia affrontare una squadra pericolosissima in campo esterno. Nella prima frazione l’equilibrio e la paura di gettare alle ortiche il campionato l’ha fatta da padrone. Il Cittadella ha assunto, come al solito, uno schieramento molto “corto” e aggressivo per favorire le azioni di ripartenza. Il Foggia, ha cercato di arrivare negli ultimi 16 metri con una manovra troppo lenta ed impacciata. I due portieri sono rimasti quasi inoperosi e limitati a svolgere l’ordinaria amministrazione. Il solo Paleari s’è dovuto esaltare per un attimo andando a togliere la palla destinata all’incrocio dei pali, sulla gran botta di Gerbo (37’). Nella ripresa il Cittadella ha agito con maggior determinazione ed è passato in vantaggio grazie all’inzuccata di Tonucci (10’) che, nel tentativo di rinvio, ha mandato la sfera alle spalle di Leali. I veneti, non hanno saputo approfittare dell’attimo di smarrimento dei rossoneri ed hanno fallito il raddoppio con Schenetti. Grassadonia ci ha pensato un po’ ma poi ha deciso di buttare nella mischia Mazzeo e Cicerelli per Chiaretti e Zambelli, rischiando il tutto per tutto. Benedetti (24’), dopo una bella azione personale, ha mancato il colpo del ko. Mentre dall’altra parte, Iemmello (29’), non ha approfittato di un errore della difesa e davanti a Paleari ha calciato fuori bersaglio. Un minuto più tardi viene annullato un gol a Mazzeo per una dubbia posizione di fuorigioco. Spinge il Foggia e Mazzeo (35’) si procura un calcio di rigore che poi lo stesso bomber (36’) trasforma. Il Foggia adesso crede nella possibilità di poter vincere ma prima Gerbo (41’) e poi Iemmello (42’) non riescono a finalizzare. Finisce 1-1, con il dodicesimo pareggio. Troppo poco per agguantare la salvezza.