E’ il 5° dei sei minuti di recupero concessi dal Sig. Giua di Olbia ed il Foggia è quasi moribondo al Del Duca. Infatti sta perdendo 2-1 contro un Ascoli non trascendentale ma estremamente efficace. Il Foggia, invece, avrebbe dovuto fare la gara della vita e cercare di vincere dopo 4 pari di fila. L’andamento del match non è stato di quelli da ricordare. Tutt’altro. I rossoneri sono stati imbarazzanti per gran parte del match e sicuramente la probabile sconfitta accenderebbe gli animi e le contestazioni più dure possibili. C’è aria di retrocessione in giro. Ma soprattutto l’arrendevolezza davanti ad un avversario che non è più forte. Quando tutto sembra andar storto, ivi compresi i risultati provenienti dagli altri campi, improvvisamente sullo stadio marchigiano si vede partire un missile che cambia improvvisamente traiettoria e s’infila nella porta difesa da Milinkovic. E’ sempre lui, il panzer. Oliver Kragl il salvatore del Foggia e di Pasquale Padalino. Il Foggia evita la sconfitta ed inanella il quinto pari consecutivo che smuove di quel tanto la classifica per continuare a sperare. La speranza, si sa, è l’ultima a morire. E d’ora in poi ogni gara diventerà un obiettivo da raggiungere. Ci vorranno i tre punti per allontanarsi dalla zona retrocessione. Ad Ascoli, escludendo la prodezza di Kragl, il Foggia non ha disputato una gara all’altezza della situazione. Che avrebbe dovuto vedere i rossoneri più propositivi, proprio per tentare di portare a casa i tre punti. Adesso si spera che questo pari raggiunto in extremis, possa quanto meno servire dal punto di vista del morale. Vedremo venerdi sera allo Zaccheria quando salirà una delle squadre più in salute: il Cosenza. Per la sfida spareggio con l’Ascoli, Padalino ha fatto ricorsoe al turnover. In difesa torna Martinelli. A centrocampo c’è l’esordio di Matarese con Cicerelli ad affiancare Deli a ridosso di Mazzeo, unica punta. L’iniziale equilibrio è subito spezzato dal gol dell’Ascoli.Per non perdere l’abitudine, il Foggia subisce l’ennesimo gol nel primo quarto d’ora, L’ex. Beretta dalla destra crossa per Rosseti (12’) che, spalle alla porta, stoppa la palla e la gira in rete. Sulle ali dell’entusiasmo l’Ascoli manca il bis. Frattesi (14’), prova con un colpo di testa che termina di poco fuori bersaglio. Il Foggia accusa il colpo e non riesce a rendersi pericoloso. La voglia di rimediare allo svantaggio è tanta ma fa fatica enorme in fase di costruzione. Dopo il tanto infruttuoso possesso palla il Foggia riesce a pareggiare grazie ad un episodio tanto casuale, quanto favorevole. Deli (30’) approfitta di una sponda involontaria tra portiere e difensore ascolani e spedisce in rete. Il cross decisivo era stato di Matarese. L’Ascoli non demorde e si porta con veemenza in attacco. Prima fallisce il nuovo vantaggio con Beretta (39’) che davanti a Leali gli spara addosso. Poi non sbaglia Ninkovic (44’) che, grazie al magistrale calcio di punizione, lascia di stucco Leali. Finisce la prima frazione con l’Ascoli meritatamente in vantaggio. Nella ripresa non c’è più gara. L’Ascoli bada ad amministrare il vantaggio ed il Foggia continua col suo sterile ed infruttuoso dominio. Padalino non sa più a quale santo affidarsi ed inserisce tutta l’artiglieria pesante. Con molta confusione tenta l’assalto disperato, senza risultato. Il tempo trascorre velocemente. Inesorabile. Gli spettri della contestazione già aleggiano attorno allo Zaccheria e Padalino affida le ultime speranze di evitare la sconfitta nelle mani di Oliver Kragl. Il panzer tedesco fa le prove del gol ma fa soffrire i circa 1000 tifosi presenti oltre fino al 95’ quando raccoglie palla a centrocampo, la scambia con Chiaretti e, con una naturalezza impressionante, la spedisce alle spalle di Milinkovic. Improvvisamente il Del Duca cambia “voce”. E’ quella dei rossoneri che hanno scampato il pericolo. Per ora anche l’1-1 va bene. Per ora …
ASCOLI – FOGGIA 2-2
Marcatori: 12’ pt Rosseti, 30’ Deli, 44’ Ninkovic, 50’ Kragl.
ASCOLI (4-3-2-1): Milinkovic 5; Laverone 5.5, Valentini sv (7’ pt Quaranta 5.5), Brosco 5, Rubin 5.5; Addae 6, Casarini 6, Frattesi 6; Ninkovic 6.5, Rosseti 6.5 (11’ st Ciciretti 5); Beretta 6 (36’ st Cavion 5). A disposizione: Bacci, Troiano, Baldini, Iniguez, Ganz, Chaija, Coly, Andreoni. Allenatore: Vivarini 5.
FOGGIA (4-3-2-1): Leali 5; Ngawa 5.5, Billong 6, Martinelli 5, Ranieri 6; Busellato 6, Greco, 6 Matarese 5.5 (25’st Kragl 7); Deli 6 (17’ st Iemmello 5), Cicerelli 5.5 (35’ st Chiaretti sv); Mazzeo 5.5. A disposizione: Noppert, Agnelli, Loiacono, Zambelli, Galano, Marcucci, Boldor, Ingrosso. Allenatore: Padalino 6.
Arbitro: Sig. Antonio Giua di Olbia 5;
1° assistente: Giovanni Baccini di Conegliano 4.5;
2° assistente: Andrea Capone di Palermo 4.5;
4° ufficiale: Manuel Volpi di Arezzo.
Note: terreno in buone condizioni. Spettatori 7.000 (circa 1.000 i tifosi rossoneri presenti). Ammoniti: Frattesi, Addae, Beretta, Cavion (A), Deli, Busellato, Ngawa, Ranieri (F). Angoli: 3-4 per il Foggia. Recupero: 2′-6′.