Il Foggia deve rimandare ancora una volta l’appuntamento con la vittoria e deve accontentarsi di un punto nel sentito confronto col Benevento (1-1). Un punto che per come è andata la gara è come una vittoria. Mai come stavolta i satanelli sono stati penalizzati da una direzione di gara e da un assistente, che hanno dimostrato durante tutto il match di non essere all’altezza della situazione. Grazie all’opera dei due soggetti, il Foggia ha rischiato di veder compromesso il prosieguo del proprio campionato. Per fortuna i ragazzi ci hanno messo caparbietà, impegno e cuore e, nonostante l’inferiorità numerica e il gol di svantaggio, sono riusciti a pareggiare con il mirabolante calcio di punizione, da posizione impossibile, del solito Kragl. Il punto non consente ai rossoneri di accorciare lo svantaggio nei confronti delle squadre che lo precedono. Ma tengono in vita ed intatte le possibilità di agganciare la zona salvezza. Sicuramente, per il club dauno è un campionato sfortunato, dove gli episodi sono quasi sempre sfavorevoli. E martedi, nell’infrasettimanale, un altro turno “difficile” attende il Foggia; altro match spareggio ad Ascoli. Passando alla cronaca del match, c’è da dire che il Foggia è apparso molto contratto ed ha lasciato campo e spazio agli ospiti. Padalino non ha schierato Greco ma ha ritrovato Ranieri. In difesa fiducia anche ad Ingrosso. Si rivede pure Ngawa a centrocampo con il rientrante Gerbo. Il primo tempo non è esteticamente dei migliori. Le due squadre provano a far circolar palla nella speranza di sfruttare il momento buono per poter colpire. Il Benevento si fa preferire per la maggior intensità di gioco. Ma il Foggia si difende con ordine. I minuti scorrono e solo alla mezzora Coda (30’), non sfrutta al meglio la palla regalatagli da Chiaretti. Più tardi l’iniziativa di Improta (40’) potrebbe far male ma la conclusione è sbagliata. Il Foggia fino a quel momento non s’è praticamente visto in chiave offensiva ma, improvvisamente, si sveglia. E offre un paio di giocate di alta scuola. Gerbo supera in dribbling tre avversari, poi “scucchiaia” la sfera liberando Chiaretti (43’) davanti a Montipò. Il fantasista rossonero stoppa la palla ma la manda incredibilmente fuori bersaglio. Insiste ancora il Foggia. Chiaretti ruba palla e serve Gerbo (45’) che s’invola verso Montipò ma viene steso in area di rigore. Per il Sig. Marinelli non ci sono gli estremi per la concessione della massima punizione. L’azione prosegue in zona d’attacco del Benevento ma tra Gerbo e Caldirola non è finita. L’assistente sotto la tribuna “vede” una reazione del capitano rossonero, richiama l’attenzione dell’arbitro che lo espelle, tra le vibranti proteste dei compagni di squadra e del pubblico presente. Il provvedimento è estremamente esagerato sia per la mancata concessione del calcio di rigore sia per l’eccessività della sanzione, a carico del solo Gerbo e non del provocatore. La gara prosegue per ben 7’ di recupero ma non succede più niente. Nella ripresa il Benevento accelera i tempi. Maggio (2’) di testa colpisce l’esterno della rete. Ma il Foggia non sta a guardare e Iemmello (6’) prova la girata a rete neutralizzata da Montipò. Risponde il Benevento e Ingrosso salva sulla linea di porta rimediando all’errore di un compagno che, inavvertitamente, aveva servito Coda (9’). Kragl (13’), su punizione, impegna Montipò. Deli (22’) a colpo sicuro, ancora Montipò respinge. Il risultato sembra non schiodarsi dallo 0-0 ma è il Benevento a passare. Sul cross di Asencio la difesa rossonera non è impeccabile. La sfera giunge dalle parti di Coda(30’) che infila in rete facile facile. Il Foggia non ci sta ed attacca a testa bassa giocandosi il tutto per tutto. Il gol del pari giunge grazie alla prodezza balistica di Kragl (36’) su calcio di punizione da posizione decentrata che lascia di stucco Montipò. Lo Zaccheria per poco non viene giù e il Foggia evita l’ennesima beffa. Stavolta però non per demerito proprio.