FOGGIA – Alla presenza del segretario nazionale, on. Lorenzo Cesa, nella Villa Florio a San Nicandro Garganico, si è riunito il Comitato Provinciale del partito, primo appuntamento di una serie di assemblee itineranti sul territorio provinciale.
Davanti ai delegati, provenienti da ogni comune della Capitanata, dai piccoli, come Panni, ai grandi comuni, come San Severo, Lucera e Foggia i lavori sono stati aperti dalla relazione del segretario provinciale, on. Angelo Cera.
«Con il nostro simbolo siamo presenti in tutti i comuni della Provincia di Foggia. Siamo un partito vero, non un assembramento di persone, unite dalla convenienza del momento. Il nostro stare insieme è fondato sulla condivisione di stessi valori, di stessi ideali cristiano-democratici, gli unici che possono essere garanzia contro il dilagare del populismo e di chi vuole isolarci in Europa per portarci a politiche protezionistiche superate dal tempo e dall’Europa sognata da Alcide De Gasperi. Per questo alle prossime elezioni europee dobbiamo far sentire la nostra voce, attraverso il voto compatto per il nostro segretario se deciderà di candidarsi. La nostra lealtà è un valore aggiunto per la coalizione che ci vede protagonisti. Il nostro agire è basato sul rispetto delle regole e dei patti, non siamo cacciatori di poltrone o di prebende, vale in Europa come nei comuni chiamati al voto in primavera», afferma l’on. Angelo Cera, segretario provinciale dell’UdC.
Al tavolo erano seduti Giuseppe Mangiacotti, candidato più suffragato alle ultime elezioni provinciali, decaduto per lo scioglimento anticipato del consiglio comunale di San Giovanni Rotondo, e Costantino Ciavarella, sindaco del comune di San Nicando Garganico che ha fatto gli onori di casa e ringraziato il partito per il sostegno alla difficile azione amministrativa, chiamata a risolvere antiche questioni, come l’allacciamento di acqua e fogna fino a Torre Mileto. «Un progetto che stiamo portando a termine, grazie all’impegno del consigliere regionale, Napoleone Cera», ha ricordato il sindaco, che ora potrà contare anche su Antonio Zuccaro, nuovo consigliere a Palazzo Dogana.
Al consigliere regionale Napoleone Cera il compito di evidenziare la presenza di tanti giovani e tante donne nel partito. «Un’azione che stiamo portando avanti da tempo e che ora sta facendo sentire i suoi risultati, garantendo un ricambio generazionale che fa ben sperare per il futuro e per la dinamicità del partito», ha ricordato il giovane presidente del gruppo Popolari alla Regione Puglia. «Siamo una squadra di persone che, prima di tutto, hanno creato un vero e proprio gruppo, unito da sinceri vincoli di amicizia e di stima e che saprà farsi baluardo contro la crisi identitaria dei partiti, per contrastare ogni forma di sovranismo populista, nocivo per il Paese. Così come chiediamo al segretario nazionale di mettere ordine nel partito pugliese, per evitare che a Lecce si faccia una cosa e a Foggia un’altra, ma soprattutto chiediamo che tutti i rappresentanti dell’UdC, dal consiglio regionale fino al più piccolo comune si muovano nell’interesse del partito e non per lucrare posizioni personali a tutto svantaggio dei nostri iscritti».
Annunciando la presenza di una folta delegazione dell’UdC, in visita al Parlamento europeo dal 18 al 20 marzo, la parola è passata al segretario nazionale per le conclusioni.
«Prima di tutto voglio precisare che come partito, anche a livello europeo, siamo vicini alle battaglie degli agricoltore, e poi manifestare il mio sostegno a tanti nostri amministratori eroici, perché è gente responsabile e capace, non come alcuni che hanno in mano il governo del nostro Paese» e ricordando il ruolo dei padri fondatori dell’Europa, ha sottolineato come «L’Italia sia praticamente isolata, grazie all’azione di gente improvvisata che dimentica il grande ruolo del nostro Paese nella costruzione europea. Attaccano Junker, dimenticandosi che è stato tra coloro che si sono inventati i fondi europei che hanno garantito quasi 12 milioni di posti di lavoro, altro che reddito di cittadinanza. Ritorniamo ad essere partigiani d’Europa. Difendiamola da chi vuole distruggere quello che è stato faticosamente costruito. Certo alcune cose vanno cambiate, ma evitiamo di fare battaglie improduttive, come per la TAV che serve al Paese, altrimenti le merci e i trasporti passeranno da un’altra parte d’Europa. Resistenza, dunque, per difendere con orgoglio valori che hanno fatto grande l’Italia e tenuta l’Europa lontana da guerre e distruzioni. Chi vuole lo sfascio dell’Europa sta facendo il gioco di russi, americani e cinesi che voglio dividersi il commercio e ogni attività produttiva nel mondo e rendere l’Europa colonia dei loro traffici», ha evidenziato Cesa nel suo articolato intervento.