Il Foggia coglie il quarto pareggio consecutivo nella difficile trasferta di La Spezia (0-0). Ed è la prima gara che i rossoneri non subiscono gol. Il punticino muove la classifica ma la compagine foggiana è sempre relegata nelle zone calde della classifica. I ragazzi di Grassadonia vanno elogiati per aver combattuto per l’intera durata della gara ma sicuramente non hanno disputato una grande gara. Eppure, nonostante tutto, i due “legni” colpiti hanno rappresentato le uniche palle-gol di un match disputato quasi sempre in sofferenza. Soprattutto nell’ultima mezzora quando i rossoneri sono stati costretti a giocare in dieci uomini per la grande ingenuità di Agnelli che, in soli 6’, ha rimediato due cartellini gialli e la conseguente espulsione che ha costretto a stringere i denti fino al 95’ per strappare un punto. E’ stata, come dicevamo, una gara non bella esteticamente in cui il Foggia ha mostrato le solite difficoltà in fase di costruzione e, se non arrivano rifornimenti alle punte, diventa difficilissimo andare in rete. Con Camporese e Tonucci indisponibili, Mister Grassadonia ha optato per un reparto difensivo con due soli uomini di ruolo, Martinelli e Ranieri, che ha destato non poche perplessità. Sugli esterni, a coprire, due centrocampisti adattati sulla linea a “4”: Gerbo e Kragl. A centrocampo ha preferito capitan Agnelli con Rizzo e Busellato. Qualche metro più avanti, dietro le punte, Mazzeo e Iemmello, al posto dell’indisponibile Deli, ha schierato Chiaretti. Le difficoltà di una difesa numericamente “povera” di uomini di ruolo, si è fatta sentire sin dalle prime battute. Avendo lo Spezia giocatori veloci, in grado di creare non pochi problemi. In 18’ Martinelli, Ranieri e Gerbo, sono stati costretti a fermare i diretti avversari con ricorrendo alle maniere “forti”. E anzi, Martinelli è stato “graziato” dal direttore di gara che avrebbe potuto sanzionare con il secondo giallo un fallo da ultimo uomo su Bidaoui. Le due squadre si sono affrontate prevalentemente a centrocampo ma lo Spezia, almeno nei primi 20’, è sembrato più in “palla”. I rossoneri hanno confermato le solite difficoltà in fase di costruzione. A Iemmello e Mazzeo di palloni giocabili non ne sono arrivati, restando praticamente isolati dal resto della manovra. E così, a furia di insistere, gli spezzini si sono procurate le migliori occasioni da rete. Okereke (21’) lanciato da Ricci, ha mancatp il bersaglio. Bidaoui (25’) poi, da ottima posizione, ha calciato fuori. Solo attorno alla mezzora il Foggia, finalmente, salendo di tono è riuscito ad affacciarsi nella metà campo dei padroni di casa con maggior continuità e determinazione. Ma lo Spezia, non appena avuta l’opportunità, si è reso ancora pericoloso e Crimi (33’) dal limite dell’area, tentando il colpo a sorpresa ma ha trovato l’opposizione di Bizzarri. Il Foggia avrebbe potuto colpire con Martinelli (36’) che, in area avversa, si è ritrovato la sfera tra i piedi, ma ha spedito alle stelle da ottima posizione. Nel finale di tempo, infine, Chiaretti (45’), di prima intenzione sulla sponda aerea di Mazzeo, ha colpito il palo con Lamanna ormai fuori causa. Alla ripresa delle ostilità la musica non è cambiata. Lo Spezia ha continuato a spingere e con Bidaoui (3’) che si è liberato dalla marcatura di Gerbo, ha sfiorato la marcatura. Il Foggia non si è fatto vivo dalle parti di Lamanna ma appena si è affacciato da quelle parti, è stato ancora sfortunato. Mazzeo (16’), imbeccato da Kragl, davanti a Lamanna, ha colpito la traversa. Col trascorrere dei minuti e con il match avviato ad uno 0-0 “povero” di emozioni, il Foggia si è complicata la vita grazie alla “folle” ingenuità di Agnelli (20’) che, già ammonito per una vistosa trattenuta, ripete lo stesso fallo e rimedia in soli 6’ il secondo giallo che costringe i compagni di squadra a proseguire il match in 10 uomini. Inevitabilmente lo Spezia accelera i tempi. Marino inserisce Bartolomei per dare alla sua squadra maggior spinta in fase offensiva. Proprio quest’ultimo (27’) impegna seriamente Bizzarri. E poi è Augello (29’) con un diagonale velenoso a costringere il numero uno ospite a salvarsi in angolo. La pressione dei padroni di casa è veemente ma il Foggia stringe i denti e con qualche affanno riesce a resistere all’assalto disperato dello Spezia. Dopo i 5’ di recupero e lo 0-0 la squadra si porta sotto il settore dei propri tifosi a festeggiare il pari. D’accordo è un buon punto ma occorrono le vittorie per lasciare la zona che scotta.
SPEZIA – FOGGIA 0-0
SPEZIA (4-3-3): Lamanna 6; Vignali 6.5, Terzi 6.5 (36’ st Giani sv), Capradossi 5.5, Augello 6.5; Ricci 6, Crimi 6, Maggiore 5.5 (25’ st Bartolomei 6); Bidaoui 5.5, Galabinov 5.5 (1’ st Gyasi 5), Okereke 6. In panchina: Bachini, Barone, Crivello, De Col, De Francesco, Gudjohnsen, Manfredini, Mora, Pierini. Allenatore: Marino 6.
FOGGIA (4-3-1-2): Bizzarri 6.5; Gerbo 6, Martinelli 6.5, Ranieri 7; Kragl 6 (19’ st Rubin 6); Busellato 6, Agnelli 5, Rizzo 5.5; Chiaretti 6 (22’ st Carraro 6); Mazzeo 5, Iemmello 5 (28’ st Gori 6). In panchina: Noppert, Loiacono, Galano, Cicerelli, Boldor, Ramè. Allenatore: Grassadonia 5.
Arbitro: Lorenzo Maggioni di Lecco 5.5;
1´ Assistente: Valerio Colarossi di Roma2 6;
2´ Assistente: Marcello Rossi di Novara 6;
Quarto Uomo: Davide Miele di Torino.
Note: Terreno sintetico. Spettatori 7.500 (oltre un migliaio i tifosi rossoneri). Ammoniti: Vignali, Capradossi (S), Martinelli, Ranieri, Gerbo (F). Espulso Agnelli al 20’ st per doppio giallo. Angoli: 10-5. Recuperi: 0’ – 5′.