Un tavolo tecnico-istituzionale per fare il punto sullo “stato di salute” del torrente Candelaro, con foce nel Golfo di Manfredonia, si è riunito presso l’Acquedotto Pugliese.
All’incontro hanno preso parte, oltre al presidente di Aqp, Simeone di Cagno Abbrescia, e a tecnici e dirigenti dell’azienda, il dirigente del Servizio Risorse idriche della Regione Puglia, ing. Andrea Zotti, il direttore dell’Aip, Vito Colucci, e, per il Comune di Manfredonia, il sindaco Angelo Riccardi e l’assessore all’Ambiente Innocenza Starace.
L’ampio e articolato dibattito sulla qualità delle acque del Candelaro, ha posto in evidenza la necessità di approfondire l’esame dei dati disponibili del monitoraggio qualitativo e quantitativo dell’asta fluviale nonché di tutti i potenziali impatti, per valutare le azioni conseguenti, finalizzate alla tutela dell’ambiente e della buona qualità delle acque marino costiere, anche in considerazione della vocazione turistica del territorio.
Gli intervenuti hanno concordato che il tema della qualità delle acque del torrente Candelaro può essere affrontato solo analizzando tutti gli impatti che insistono sull’intero bacino idrografico, in un’ottica integrata e finalizzata alla tutela e valorizzazione dei corsi d’acqua.
“Nel bacino del torrente versano le proprie acque 16 impianti di depurazione gestiti da Acquedotto Pugliese che funzionano regolarmente e sono soggetti a limiti previsti dalla normativa vigente e dal Piano Regionale di Tutela delle Acque”, afferma l’Aqp.
L’azienda ha chiarito che i lavori di potenziamento dell’impianto di Manfredonia in corso, saranno ultimati entro l’anno e che saranno a breve avviati ulteriori interventi di manutenzione straordinaria, come precedentemente comunicato nel corso di un incontro tenutosi il 9 maggio presso il Comune. AQP ha altresì comunicato di aver terminato la progettazione per il collettamento dei reflui delle marine all’impianto di depurazione. Inoltre, è in corso di completamento la progettazione per la realizzazione delle reti interne delle marine non ancora servite che rappresentano una potenziale criticità ambientale.
Il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, si dichiara “soddisfatto per ciò che è stato ottenuto e programmato” e assicura “la vigilanza e l’attenzione di tutta l’Amministrazione”, nonché la propria personale, “perché la situazione che interessa il golfo di Manfredonia possa essere definitivamente risolta”.
“In particolare, i lavori – aggiunge Riccardi – saranno orientati su due aspetti: un primo che riguarderà l’attività di monitoraggio, integrata e sistematica, del funzionamento dei principali depuratori che scaricano nei corsi d’acqua; un secondo che consterà di un’attività di analisi dei bacini pluviali, sotto il profilo idrologico e qualitativo, funzionale alla definizione di un ‘Contratto di fiume’ in grado di tutelare e valorizzare tale importante risorsa per il territorio”.
Si è ritenuto, al termine dei lavori, di aggiornare il tavolo tecnico coinvolgendo tutte le autorità e i soggetti interessati alla gestione e tutela del torrente, nell’interesse dell’ambiente e del territorio.