“La conversione dei Punti di Primo Intervento in postazioni medicalizzate è stata la conditio sine qua non attraverso la quale ci hanno approvato, ai tavoli romani, il piano di riordino ospedaliero”. Così il Governatore Michele Emiliano sul ridimensionamento dei PPI in Presidi Medicalizzati 118: in Puglia sono 39, sul Gargano Vieste e San Nicandro. La riconversione dei PPI – fanno sapere dal Palazzo di Lungomare Nazario Sauro – infatti è uno degli obblighi cui deve far fronte la Regione Puglia, essendo previsto dal Programma Operativo concordato dai Ministeri.
“Se a fine 2018 i Ministeri dovessero riscontrare una inadempienza in tal senso, non è escluso che possano utilizzare la circostanza per mandarci, per un altro triennio, in Programma Operativo. Non cambia nulla. Stiamo solo razionalizzando le risorse”, precisa Emiliano. “Non stiamo smantellando nulla e non stiamo tradendo nessuno e ripeto, per i cittadini non cambia nulla”, aggiunge ancora il Presidente della Puglia.“Dobbiamo imparare – si legge nella nota diramata da Emiliano – che per un taglio al dito, non dobbiamo andare né al Pronto soccorso né nei PPI. Si deve andare dai medici della continuità assistenziale. Tra l’altro il 70 per cento degli accessi ai Punti di primo intervento finora ha riguardato proprio i codici bianchi che, vorrei ricordare è un codice che, insieme a quello verde, va gestito dai medici di continuità assistenziale mentre i gialli e i rossi vanno gestiti dall’emergenza urgenza, quindi dal Pronto soccorso dei grandi ospedali”.
Comunque venerdì 20 aprile alle ore 15.00, presso il Dipartimento regionale delle Politiche per la salute (via Gentile 52/Bari), Michele Emiliano incontrerà i direttori generali delle sei Asl pugliesi per un ulteriore confronto sulla proposta di riordino dei Punti di Primo Intervento.
Nel frattempo la notizia del ridimensionamento dei PPI ha scatenato il mondo politico: “siamo davvero senza parole per il perverso piano di smantellamento della rete di assistenza sanitaria adottato con delibera dalla Giunta Emiliano. Stanno tradendo i cittadini”. Lo dichiara il Consigliere regionale di FI e Vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
Per il Presidente del Gruppo consiliare dei Popolari, Napoleone Cera “il provvedimento sconcerta per una tempestività non richiesta, specie alla vigilia della stagione estiva, quando molte località, soprattutto del Gargano (come Vico e Vieste) sono prese d’assalto dai turisti, con innegabile aumento degli accessi alle PPI”. In pratica il Gargano nord resterà senza punti di riferimento di primo intervento, dovendo ora riversarsi su San Giovanni Rotondo o Manfredonia, se non pure San Severo.