Continuano serrati i controlli da parte dei Carabinieri della Compagnia di Cerignola che, tra il centro ofantino, Stornara, Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia hanno arrestato quattro pregiudicati, sia colti nella flagranza del reato sia in esecuzione di provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria.
Il primo a finire in manette, a Cerignola, è stato VASCIAVEO TEODORO, cl. ’75, pregiudicato cerignolano. Lo stesso, già sottoposto agli arresti domiciliari per reati in materia di armi, è stato sorpreso dai Carabinieri della locale Stazione all’esterno della propria abitazione. Su disposizione del P.M. di turno il Vasciaveo è stato risottoposto agli arresti domiciliari.
A Margherita di Savoia, invece, i militari della locale Stazione hanno tratto in arresto MARRANO GIUSEPPE, cl. ’83, pregiudicato locale. L’uomo, in quel momento sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora per reati in materia di sostanze stupefacenti, a seguito di un apposito servizio di osservazione e pedinamento è stato sorpreso dai Carabinieri in possesso di circa 30 grammi di marijuana e 3 di hashish, oltre che di 110 euro in contanti, sulla cui provenienza, essendo disoccupato, non ha saputo fornire alcuna valida spiegazione. La droga e il denaro sono dunque stati sottoposti a sequestro, mentre il Marrano è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
A Stornara, poi, i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di GROSSI CARLO, cl. ’89. L’uomo, ristretto agli arresti domiciliari dopo essere stato arrestato, insieme ad alcuni suoi complici nella provincia di Macerata, mentre tentava di far esplodere un bancomat, a causa delle continue violazioni alle prescrizioni impostegli, puntualmente segnalate all’Autorità Giudiziaria dai militari operanti, è stato rinchiuso nel carcere di Foggia a disposizione del magistrato delegante.
A San Ferdinando di Puglia, infine, i militari della locale Stazione hanno eseguito un altro ordine di carcerazione, questa volta per pene concorrenti, a carico di DALL’OLIO ZITA, cl. ’67, pregiudicata di origini rumene. La donna, riconosciuta colpevole con sentenza definitiva dei reati di sequestro di persona, lesioni personali furto aggravato e danneggiamento, tutti commessi tra il 2013 ed il 2014, è stata associata presso al casa circondariale di Foggia, dove sconterà la pena di cinque anni e cinque mesi di reclusione.