Dovrà rispondere dei reati di detenzione abusiva di armi clandestine e ricettazione il 58enne cerignolano Mario Lanza. L’uomo, già arrestato pochi giorni prima per essersi avventato contro i Carabinieri per permettere la fuga al figlio spacciatore, non ha fornito alcuna spiegazione circa il possesso delle armi rinvenute all’interno di un borsone, ben nascosto tra la vegetazione, nella periferia del centro ofantino, in località Borgo Libertà. Il bottino: tre fucili, ben manutenuti e perfettamente funzionanti, tutti privi del numero di matricola perché abrasa, un fucile a pompa, un fucile a canne mozze e un fucile da caccia, tutti cal. 12 e dall’elevata potenza di fuoco.
Gli investigatori non escludono possano essere armi legate ad una delle tante batterie di rapinatori presenti nel territorio cerignolano, e che l’uomo aveva il compito di custodire. Lanza, comunque, su disposizione del P.M. di turno, è stato associato presso la Casa Circondariale di Foggia. Le armi, invece, saranno inviate al RIS di Roma per gli accertamenti balistici e dattiloscopici.