Nella giornata di ieri, a Cerignola e Trinitapoli, i Carabinieri della Compagnia del centro ofantino, in due distinte operazioni di servizio, hanno dapprima eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico di LONGO VINCENZO, cl. ’90, incensurato cerignolano, e poi hanno tratto in arresto in flagranza di reato un minorenne trinitapolese.
A Cerignola, nello scorso mese di giugno, un medico, di ritorno a casa dopo una giornata di lavoro in ospedale, si trovava costretto ad allertare i vigili urbani poiché il passo carrabile dinanzi alla sua abitazione era ostruito da un’autovettura. Il giorno successivo, il dottore era stato raggiunto da due energumeni che, facendo riferimento proprio a quell’episodio, lo avevano brutalmente aggredito, provocandogli lesioni varie giudicate guaribili in 30 giorni e, per evitare che la povera vittima allertasse le forze dell’ordine, avevano anche invano tentato di impossessarsi del suo telefonino. Le immediate indagini poste in essere dai Carabinieri della Stazione di Cerignola hanno però consentito di individuare proprio in Longo Vincenzo uno dei due aggressori, che poi è risultato essere figlio della donna che aveva parcheggiato la propria auto innanzi al passo carrabile. Notificatagli l’ordinanza di custodia cautelare, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari. Risponderà dei reati di tentata rapina e lesioni personali.
A Trinitapoli, invece, un minore, addirittura ancora quindicenne, è stato bloccato dai militari della locale Stazione dopo che, nei pressi dell’ufficio postale, aveva aggredito una signora sessantenne, strappandole dalle mani una busta contenente circa 140 euro appena prelevati proprio alle poste. Il giovane, che invece di essere a scuola se ne andava in giro per il paese a commettere gravi reati, è però subito stato individuato, sia grazie alla dettagliata descrizione della vittima che, seppur spaventata, non si è persa d’animo, sia grazie alla minuziosa conoscenza del territorio da parte dei Carabinieri. Il denaro, interamente recuperato, è stato riconsegnato alla vittima. Il giovane, su disposizione del P.M. della Procura dei minorenni di Bari, è invece stato rinchiuso presso l’istituto minorile “Fornelli” del capoluogo pugliese.