Si chiama Operazione Giustizia Privata il blitz che ha scoperchiato un potente sistema di compravendita di sentenze “favorevoli” a decine di imprese del foggiano. L’accusa è di corruzione, truffa e falso per sentenze pilotate dalle commissioni tributarie regionali e provinciali. A gli arresti domiciliari 10 persone tra giudici tributari, dipendenti delle commissioni, intermediari e commercialisti. Interdizione dai pubblici uffici per altri 3 commercialisti. Indagati 40 imprenditori noti nel settore alberghiero, edile e della ristorazione tra Foggia, Cerignola e il Gargano. Secondo le indagini condotte dal 2016 ad oggi dal nucleo anticorruzione della Guardia di Finanza di Bari, su mandato della Procura di Foggia alcuni segretari di sezione delle commissioni tributarie avrebbero costituito un vero e proprio comitato dì’affari, che puntava a far risparmiare milioni di euro di tasse a imprenditori compiacenti che pagavano una tangente di mille euro per ogni causa pilotata a funzionari e giudici. In particolar modo si è accertato che le sentenze che avrebbero condannato le imprese a pagare tasse fino a un valore di un milione non erano state nemmeno scritte dai giudici ma da ex funzionari e intermediari e che i giudici si limitavano solo ad apporre la loro firma in calce. I commercialisti guidavano la regia di questa maxi-truffa, ricevendo laute ricompense dai loro clienti. Ecco la lista degli arrestati, tutti ai domiciliari:
GIUDICI TRIBUTARI
Giuseppe D’Avolio di Ischitella
Vito Merra di Cerignola
Antonio Ventura di Foggia
Antonio Cerase di Foggia
DIPENDENTI COMMISSIONI TRIBUTARIE
Rosaria Adriana Benigno di Foggia (in pensione)
Domenico Laricchia di Foggia
COMMERCIALISTI DIFENSORI
Gaetano Stasi di Foggia
Antonio Scala di Vieste
Francesco Ricciardi di Foggia
Gaetano Valerio di Vieste
Interdizione per i commercialisti:
Giovanni Antini di San Giovanni Rotondo
Mauro Gadaleta di San Giovanni Rotondo
Gianluca Orlandi di Noicattaro (Ba)