Negli ultimi giorni, i Carabinieri della Stazione di Margherita di Savoia, coordinati dal Comando Compagnia di Cerignola, hanno tratto in arresto tre pregiudicati, tutti Margheritani, per tentato furto d’auto, detenzione ai fini di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, ed evasione.
Il primo a finire in manette è stato RIONTINO MASSIMO cl. 82. L’uomo, con numerosi precedenti specifici, veniva sorpreso dai militari mentre tentava di mettersi in marcia a bordo di un’auto, una Hyundai I10, dopo averla forzata e danneggiata. Dopo un brevissimo tentativo di fuga a piedi, l’uomo veniva bloccato, ammanettato e, su disposizione del P.M. di turno, sottoposto agli arresti domiciliari. Risponderà del reato di tentato furto aggravato. Con questo, solo da inizio mese, è il quarto tentativo di furto di autovetture che i militari della Stazione di Margherita di Savoia sventano, assicurando alla giustizia, per tale reato, 8 malfattori, e restituendo ai legittimi proprietari le 4 autovetture asportate.
Manette ai polsi, poi, anche per RONZULLI GABRIELE cl. 64. L’uomo, sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di spaccio di stupefacenti, veniva sorpreso dai militari per le vie cittadine, in palese violazione delle prescrizioni impostegli. Risottoposto agli arresti domiciliari, risponderà del reato di evasione.
Nella giornata di giovedì, invece, veniva tratto in arresto MARRANO GIUSEPPE cl. 83, per detenzione ai fini di spaccio. In particolare, i militari, al fine di contrastare il dilagante fenomeno dello spaccio di stupefacenti, posto in essere soprattutto sul lungomare, predisponevano un servizio di appostamento. Notato l’atteggiamento sospetto dell’uomo, già conosciuto dagli operanti per precedenti episodi legati allo spaccio di droga, gli veniva intimato di fermarsi. L’uomo, invece di essere collaborativo, tentava una fuga a piedi, ma veniva prontamente raggiunto e bloccato dai militari che, a seguito di un’accurata perquisizione personale, rinvenivano 50 dosi di hashish, 21 dosi di marijuana e 17 dosi di cocaina, per un peso, rispettivamente, di 71 grammi, 24 grammi e 7 grammi. Tutto lo stupefacente veniva posto in sequestro, mentre il Marrano, su disposizione del P.M. di turno, veniva associato al carcere di Foggia.