Don Uva, Fp Cgil Foggia proclama stato di agitazione

La Funzione Pubblica Cgil ha proclamato lo stato di agitazione del personale del Don Uva di Foggia a seguito delle mancate risposte dei vertici della struttura alle denunce del sindacato circa il mancato rinnovo del contratto per alcuni infermieri e il conseguente mancato rispetto dell’accordo sottoscritto al Ministero dello Sviluppo Economico in sede di vendita dell’ospedale il 9 febbraio scorso.

Riteniamo – affermano in una nota della il segretario generale Mario La Vecchia, il segretario provinciale Angelo Ricucci unitamente alla Segretario Aziendale Vincenzo Pollidoro – che servizi socio sanitari così importanti, quali quelli erogati presso l’Ospedale Don Uva, – scrive la Fp Cgil – in un momento così delicato per il periodo di ferie estive nonché per assenze dovute a infortunio, non possono e non devono essere affrontati con l’ulteriore aggravio dei carichi di lavoro, soppressione di riposi dopo lo smontante notte, doppi turni, in violazioni  dei diritti dei lavoratori nonché dei pazienti, che meritano la massima cura.

In ultimo e non per meno importanza, è appena il caso di richiamare il rispetto dei numeri previsti nell’accordo sottoscritto al MISE venuto meno con tali mancati rinnovi.

Pertanto, sentiti i lavoratori, la Fp Cgil di Foggia ai sensi della legge 146/90 e ss.mm.ii., nonché dalle vigenti norme contrattuali in materia, ha proclamato lo stato di agitazione di tutti i lavoratori della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza di  Foggia e l’avvio della procedura di raffreddamento dei conflitti. Altresì la sigla sindacale chiede intervento del Prefetto di Foggia al fine della ricomposizione della vertenza.