Sono stati i capi gruppi dei partiti della Regione Puglia a non discutere l’ordine del giorno presentato dalla consigliera M5S Rosa Barone, che chiede di istituire un tavolo tecnico monotematico tra i Prefetti e di tutte le Province pugliesi e l’ANCI Puglia, finalizzato a promuovere e individuare, in maniera condivisa, azioni e misure concrete per tutelare i braccianti e prevenire fenomeni distorsivi nel settore agricolo, e rimandarlo a data da destinarsi.
Secondo la consigliera penta stellata è un fatto gravissimo che un tema così importante non abbia trovato l’unanimità per essere discusso oggi.
Il lavoro nei campi viene svolto anche nelle ore più calde della giornata – spiega Barone – con temperature elevate che mettono in serio pericolo la salute dei lavoratori.
Per questo bisogna prendere al più presto provvedimenti concreti, confrontandosi anche con le parti sociali.
La Puglia è stata terreno di eventi drammatici, come il caso della signora Paola Clemente morta mentre lavorava nelle campagne di Andria nel luglio del 2015. Bisogna fare tutto il possibile per evitare che tragedie come queste si ripetano, aumentando anche i controlli per contrastare lo sfruttamento”.
Per la consigliera pentastellata occorrerebbe valutare, il ricorso anche ad ordinanze contingibili e urgenti per esigenze di pubblica sicurezza, per la tutela e salvaguardia della salute e dell’igiene dei lavoratori, per vietare il lavoro nei campi nelle ore più calde della giornata durante il periodo estivo e sino al mese di settembre incluso.
Questo divieto, limitato alle ore centrali della giornata, non è tale da arrecare alcun pregiudizio al lavoro, in considerazione del fatto che nei mesi estivi il sole sorge intorno alle sei e tramonta verso le ore venti. Ma consentirebbe un sereno prosieguo del lavoro nelle campagne, a tutela di tutti, lavoratori e imprenditori”