“Importazioni fuori controllo e di dubbia provenienza“. L’allarme questa volta lo lancia Confagricoltura Foggia che commenta l’arrivo a Manfredonia della nave “Michelle” battente bandiera maltese, stazza di 5500 tonnellate di grano duro, alla luce anche del maxi-sequestro operato dalla Procura di Bari qualche giorno fa su analogo carico nel porto del capoluogo pugliese.
“Ci auguriamo che le autorità competenti all’interno del porto di Manfredonia abbiano effettuato tutti i controlli del caso anche sul quantitativo della nave maltese, ma non possiamo nel contempo dichiarare la nostra preoccupazione per i continui sbarchi di quantitativi di grano duro che – pur necessari per il fabbisogno nazionale ai fini del consumo di paste alimentari – espongono il consumatore a rischi per la salute non del tutto calcolati”, fa sapere l’Organizzazione agricola.
Confagricoltura Foggia sottolinea con soddisfazione la prima quotazione di prezzo del nuovo raccolto di grano duro a cui è giunta la Commissione prezzi della Camera di commercio di Foggia. “Una quotazione di 23 euro al quintale per il grano duro fino resa possibile grazie alle fatture sulle contrattazioni effettuate durante l’ultima settimana depositate da molti dei nostri agricoltori associati. Ricordiamo, infatti, che nelle settimane precedenti in Commissione prezzi la rappresentanza dei commercianti aveva insistito affinché il prezzo del grano non si schiodasse dai 18 euro a quintale del vecchio raccolto anche in presenza di un nuova e più proficua produzione che ha raggiunto stabilmente i 12.5 di proteine come attesta l’ultimo bollettino settimanale“.
Confagricoltura Foggia “raccomanda vivamente ai propri associati cerealicoltori di puntare, in fase di vendita alla massima valorizzazione del prodotto senza cedere a manovre speculative”.
Confagricoltura Foggia è impegnata sin da ora alla costruzione di una “Op” granicola che immaginiamo da settembre possa cominciare a mettere le basi al fine di fare degli agricoltori che vi aderiranno una massa critica ascoltata.