Borghi autentici d’Italia in festa fino a domenica 18 giugno. Quest’anno ad ospitare il raduno nazionale dei piccoli borghi aderenti all’associazione è la cittadina di Biccari dove questa sera alla presenza di molti sindaci e del presidente nazionale di BAI, Ivan Stomeo, è iniziata la kermesse. All’inaugurazione, con il sindaco di Biccari, Gianfilippo Mignogna, anche l’assessore regionale, Annamaria Curcuruto. Musica, street food con prodotti da tutta Italia, incontri e dibattiti, escursioni sul Monte Cornacchia. Ma soprattutto “Territori e comunità che ce la vogliono fare”, che vogliono sconfiggere l’isolamento, lo spopolamento e la triste e sbagliata etichetta di luoghi marginali. La grande sfida globale parte dai Monti Dauni, un territorio straordinario, ricco di peculiarità, di capitale sociale: tutte risorse per lo sviluppo per un futuro sostenibile e basato sulla centralità delle persone. Il primo messaggio lanciato da Biccari è stato quewlo di invertire la tendenza: il borgo non più come luogo di partenza ma come meta di arrivo. Per dirla alla Franco Arminio, l’Italia per salvarsi deve tornare nei piccoli paesi. L’Italia delle grandi città sta andando in tilt; nei borghi si vive bene e la qualità della vita è nettamente migliore. Quello che manca è una sorta di rispetto antropologico per chi ha deciso di rimanere nei borghi che non sono affatto in via di estinzione.