“A Mezzanone la gente è esasperata ed ha paura. Ormai è costretta a barricarsi in casa per non correre il rischio di essere coinvolta nei raid sempre più frequenti contro gli stranieri che bivaccano nella piazza della borgata”. L’on. Michele Bordo, presidente della o di essere vittima delle aggressioni da parte di migranti e richiedenti asilo Commissione Politiche UE della Camera, rilancia l’allarme sulla “degenerazione del clima sociale all’interno del borgo che ha bisogno sempre più urgentemente degli interventi necessari a ripristinare l’ordine pubblico”. “Ogni giorno – continua Bordo – ricevo decine di messaggi e telefonate dai residenti terrorizzati e che temono per la propria incolumità.
I ragazzini non sono più liberi di giocare negli spazi aperti del borgo, i cittadini di passeggiare e i commercianti vivono con l’ansia che scoppino tafferugli dentro e fuori i loro negozi.
Il contesto sociale, già molto difficile per la presenza di migliaia tra richiedenti asilo politico, ospitati nel vicino CARA, e migranti che trovano lavoro nei campi, molti dei quali vivono in una baraccopoli abusiva a pochi chilometri, è adesso aggravato dalla presenza di gruppetti di persone che girano armati per la borgata con l’intento di spaventare ed eventualmente aggredire i cittadini stranieri. È di ieri la notizia secondo la quale sarebbero stati esplosi colpi di arma da fuoco contro le videocamere di una scuola.
Quanto fatto fino ad oggi dal Governo evidentemente non è sufficiente. È necessario intervenire subito per ridurre drasticamente il numero degli stranieri presenti nel borgo, smantellare la baraccopoli e, soprattutto, attivare un posto fisso di Polizia. Non c’è più tempo da perdere. La situazione rischia di sfuggire di mano da un momento all’altro. I cittadini della borgata non ne possono più di vivere una condizione così difficile dal punto di vita sociale e dell’ordine pubblico.
Chiederò – conclude Bordo – al ministro Minniti, al quale ho presentato un’altra interrogazione parlamentare, di venire personalmente a rendersi conto della situazione ed a presiedere una riunione con i vertici delle forze dell’ordine per individuare le soluzioni operative più efficaci da adottare rapidamente e prima che sia troppo tardi”.