“Se fossero confermate le notizie che giungono in merito ai nuovi collegamenti di Trenitalia (con una corsa aggiuntiva al mattino da Benevento a Roma con fermata a Caserta e un nuovo collegamento da Bari a Roma senza le fermate di Barletta e Foggia) si tratterebbe di una soluzione inaccettabile per le le popolazioni e le imprese del nord della Puglia. Un rischio che va assolutamente scongiurato”. Con queste parole il presidente della Camera di Commercio di Foggia, Fabio Porreca interviene sul dibattito innescato dalle anticipazioni stampa relativa ai nuovi orari estivi di Trenitalia. “L’esclusione di Foggia e Barletta – evidenzia Porreca – non solo desta perplessità dal punto di vista dell’equità e della pari dignità delle diverse comunità territoriali, ma non troverebbe alcuna giustificazione dal punto di vista economico e commerciale. Così come impostato l’orario ora, con il primo treno del mattino che dalla nostra regione arriva a Roma alle 11.23, non vengono soddisfatte adeguatamente le esigenze di migliaia di pugliesi che giornalmente devono recarsi nella capitale. E’ necessario, oltre che conveniente, che Trenitalia attivi una corsa al mattino che permetta di raggiungere Roma non oltre le 9.30. Si tratta di un mercato potenziale di oltre 2,5 milioni di persone che oggi spesso è costretto ad utilizzare altri mezzi di trasporti per giungere a destinazione in tempo utile”.
Dalla Cittadella dell’Economia ipotizzano anche una soluzione con un treno che parta da Bari alle 5.20; fermi a Barletta (5.51); e Foggia (6.28) con arrivo a Roma alle 9.29.
Per Porreca: “quello da evitare è che prevalgano istinti campanilistici tesi a rivendicare l’interesse esclusivo di una comunità a scapito di un’altra (Bari sì, Foggia e Barletta no).
Non avrebbe alcuna giustificazione privare di un servizio così essenziale circa un milione di pugliesi residenti nel nord della regione (Foggia e Bat). A maggior ragione se si considera che, a differenza del resto della Puglia, questa vasta area è sprovvista dell’alternativa dell’aereo. Mi auguro – conclude il presidente della CCIAA di Foggia – che le indiscrezioni che circolano non siano corrispondenti al vero. In caso contrario tutta la comunità si dovrebbe mobilitare per evitare quella che sarebbe una gravissima ingiustizia oltre che una scelta sbagliata”.