L’ultima domenica di maggio a Monteleone di Puglia (Fg) in contrada Montagna, ininterrottamente dal lontano 1930, si svolgono ogni anno i festeggiamenti in onore della “Beata Vergine del Carmine”. La festa liturgica in onore della Beata Vergine Maria del Carmine, uno degli appellativi con cui la Chiesa Cattolica venera Maria, madre di Gesù, fu istituita per commemorare l’apparizione mariana avvenuta a Pasquale Morra qualche anno dopo la fine del primo conflitto mondiale. Nel mezzo della tempesta di fuoco delle truppe austro – ungariche, il Morra rimasto ferito gravemente a una gamba, implorò la Madonna per avere salva la propria esistenza e quella di suo fratello Antonio. La cappella della Beata Vergine del Carmine, di modeste dimensioni, fu edificata fra il 1925 ed 1930 per volontà del miracolato. L’edificazione della cappella durò 6 anni per carenza di fondi e difficoltà varie. La cappella fu realizzata con pietre locali dal muratore Leopoldo Volpe. I festeggiamenti in onore della Vergine sono un mix di manifestazioni religiose (processione dal paese alla chiesa tra le curve e i rilievi collinari, santa messa e i vespri) e manifestazioni civili (giochi popolari e serata musicale). Le manifestazioni civili, folkloristiche e religiose avranno inizio domenica alle 8,30 con l’esibizione fra le vie cittadine del complesso bandistico “Città di Pannarano” e si concluderanno dopo l’esibizione nella villa comunale della band “I CARIOCA” intorno alle 23.00 con l’accensione dei fuochi pirotecnici da parte di Paolo Lioce. Alla festa partecipano anche i fedeli dei paesi vicini. Dal colle vicino la cappella si può ammirare Monte Crispignano, il Tavoliere delle Puglie e le colline dell’Alta Irpinia. A solo qualche chilometro dista l’area pic nic di Bosco Selvamala e il tratturo regio Pescasseroli – Candela. L’occasione è buona per acquistare nelle aziende agricole zootecniche locali caciocavallo, scamorze, mozzarelle, ricotta, salsiccia e capicollo di maiale nero, dare un occhiata ai portali in pietra, ai monumenti e murales e soprattutto l’occasione buona per gustare i piatti tipici locali.