“La Provincia deve tornare ad essere operativa. I ritardi accumulati negli ultimi sei mesi rischiano di compromettere anche la programmazione strategica” Così Pasquale Cataneo, consigliere provinciale e capogruppo di Forza Italia alla Provincia nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sala della Ruota di Palazzo Dogana, cui ha partecipato il coordinatore provinciale del partito, Raffaele Di Mauro. L’incontro con la stampa è stato convocato per fare un’analisi della situazione amministrativa e politica dell’ente che, nonostante le oggettive difficoltà originate dalla riforma Del Rio, conserva funzioni e competenze in settori determinanti per il territorio: dalla viabilità alle infrastrutture, dal lavoro, dalla mobilità lunga. Sotto accusa i numerosi e notevoli ritardi accumulati dall’ente nella convocazione dei consigli chiamati a decidere su progetti fondamentali per i cittadini: mobilità lunga (hub intermodale di Area Vasta, aeroporto Gino Lisa); infrastrutture e lavori pubblici (viabilità interna e scuole); occupazione (assunzione disabili) e attuazione di quanto previsto dal Patto per la Puglia. Tutti progetti e programmi, fermi al palo e con il rischio di perdere i finanziamenti. “La Provincia ha accumulato una serie di ritardi – ha detto Cataneo – prima con il referendum costituzionale, poi con le elezioni provinciali, in seguito con le primarie ma, ora non è più possibile attendere. La mozione dell’hub intermodale, approvata dal consiglio comunale di Foggia, e da me riproposta alla Provincia, il 2 marzo, è ferma. E se sarà tagliata fuori dalla programmazione strategica sapremo dove cercare i colpevoli” ha sottolineato il capogruppo di Forza Italia “La mozione sull’hub intermodale, discussa ed approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Foggia, è stata al centro di un primo incontro con la Regione chiesto dal Comune. Ora siamo in attesa della convocazione da parte del Ministero delle infrastrutture. In Provincia, invece, siamo all’anno zero” ha aggiunto Cataneo. Per Forza Italia sarà necessario un intervento politico in vista del nuovo orario dei treni. Non è escluso, infatti, che il calendario estivo contempli ancheil treno no stop Bari – Roma chiesto dal sindaco di Bari, De Caro. “Il tema della mobilità, l’hub intermodale cavallo di battaglia del consigliere Cataneo, ha trovato ampia sponda nel partito – ha detto Raffaele Di Mauro – e l’interazione che stiamo mettendo in atto, a tutti i livelli, potrà avvantaggiare il territorio. Tutte le istanze che arrivano dalla Capitanata – ha assicuratoil coordinatore provinciale di Forza Italia – approderanno in seno all’assemblea che si svolgerà a Brindisi, il prossimo 19 giugno, alla presenza di parlamentari europei e dello stesso presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. Per la conferenza stampa, abbiamo scelto il 9 maggio, la giornata dedicata alla Festa dell’Europa – ha concluso Di Mauro – perché i temi sul tavolo sono strettamente legati agli obiettivi perseguiti e alle politiche attuate dall’Unione Europea”. Determinante, infatti, in una visione di Area Vasta è la mobilità breve, quella interna, indispensabile per comunicazioni veloci e sostenibili, e dunque legata strettamente alla proposta di hub intermodale e rete TEN-T, la rete di trasporto transeuropea definita dal regolamento comunitario che si basa sui corridoi intermodali, la nuova Stazione Alta Capacità /Alta Velocità a Foggia, il nodo intermodale, il progetto del treno-tram, l’aeroporto Gino Lisa. “Ma la Provincia anche in questo caso è ferma – ha sottolineato Cataneo. Fermi sono i progetti per la viabilità dei Monti Dauni e per i quali ci sono ben 45 mln di euro (15 di Aree Interene e 30 del Patto per la Puglia). Quel che chiediamo, in questo caso, è l’approvazione della programmazione, presentata dai sindaci e, soprattutto, interventi anche per la mitigazione del rischio idrogeologico, causa prima delle cattive condizioni in cui versa la viabilità”. Sul tavolo, anche gli interventi per la messa in sicurezza delle scuole della Provincia, e l’occupazione dei diversamente abili. “Per le scuole chiediamo una programmazione attenta alla messa in sicurezza sismica di tutte le strutture – ha aggiunto Cataneo. Mentre per l’occupazione dei diversamente abili, chiediamo un costante e continuo aggiornamento degli elenchi di enti ed aziende pubbliche e private, che hanno necessità di assumere attingendo ad elenchi specifici (disabili e di categorie protette) come previsto dalla Legge 68/99”. Per Cataneo e Di Mauro è necessario un cambio di visione e di strategia nella gestione dell’ente, possibile alla luce di risorse finanziarie che potrebbero arrivare proprio dallo Stato. Secondo un report consegnato dall’UPI in audizione alle commissioni bilancio di Camera e Senato, con l’entrata in vigore della Riforma del Rio, lo Stato trattiene, dalle sole Province ben 2 miliardi di euro (circa 450 mln per ogni Provincia). “Il nostro è un appello alla politica di Palazzo Dogana affinché torni ad operare. Oggi – ha concluso Cataneo – quel che chiediamo è la convocazione, urgente, di consigli per discutere e votare i progetti necessari al territorio”.