Ancora una rapina in una tabaccheria di San Severo, ma anche questa volta, come già avvenuto nello scorso febbraio per la rapina presso la tabaccheria di via Guareschi e per quella consumata in marzo a Torremaggiore, sempre ai danni di una tabaccheria, i malviventi non avevano fatto i conti con i Carabinieri, impegnati in una crescente e continua attività di prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio su tutto il territorio Sanseverese e dei comuni limitrofi. Anche in questa circostanza, infatti, la risposta dei militari è stata decisa e immediata, consentendo di individuare nel giro di pochi minuti gli autori dell’ennesimo delitto.
Nella serata di giovedì due individui travisati con calzamaglia e armati rispettivamente di coltello e pistola, sono entrati nella tabaccheria di via San Berardino e, minacciando i presenti, hanno arraffato il denaro custodito in cassa.
Proprio mentre stavano uscendo dopo aver portato a termine il colpo, una delle numerose pattuglie dell’Arma presenti in città, e dedicata proprio al controllo degli obiettivi ritenuti più a rischio, ha intercettato i due rapinatori, ancora incappucciati e armati, che, alla vista dei militari si sono dati a una precipitosa fuga nel tentativo di sottrarsi alla cattura. Nel corso della fuga uno dei due per ben due volte si è girato puntando la pistola e sparando contro gli inseguitori, per poi disfarsene gettandola lontano. Nelle concitate fasi successive i due fuggitivi si sono divisi, riuscendo temporaneamente a far perdere le proprie tracce. La pattuglia dell’Arma che si era posta al loro inseguimento aveva però già diramato a tutte le altre in circuito la descrizione somatica e degli abiti dei due soggetti. Uno di questi è quindi stato rintracciato subito nei pressi dell’ospedale, dove aveva tentato di nascondersi. Il ragazzo, di nemmeno 17 anni ma già con precedenti di polizia per reati sia contro la persona che contro il patrimonio, è stato trovato ancora in possesso del coltello utilizzato durante la rapina e della calzamaglia indossata per travisarsi, ed è quindi stato dichiarato in arresto e successivamente tradotto presso il carcere. Le immediate attività investigative, condotte con acquisizione di filmati e controlli delle frequentazioni del fermato hanno poi consentito di identificare anche il complice, anch’egli diciassettenne, ma incensurato, che è stato trovato in casa, e quindi denunciato a piede libero.
Al termine di tutta l’attività venivano inoltre sequestrata la pistola, poi risultata essere una replica da soft-air, il coltello e le calzamaglie utilizzate nell’azione.
E’ a questo punto inevitabile una riflessione: ancora una volta dei ragazzini commettono un reato connotato dalla violenza, ancora una volta, con folle spregiudicatezza, non esitano a puntare le armi contro le forze dell’ordine, correndo irresponsabilmente il rischio di provocare una legittima reazione armata, e ancora una volta ci si è trovati di fronte a sguardi pieni solo del vuoto.