Per la trasferta di Catania, tra le più insidiose , forse, della stagione, Stroppa conferma i dieci undicesimi della formazione vittoriosa domenica scorsa sul Lecce, con la variante di Agnelli al posto di Vacca , tenuto in panchina. Il Catania, una vera castiga-grandi( battute al Massimino Lecce, Matera e Juve Stabia), affronta la capolista con un coraggioso 4-3-3, che prevede in prima linea Mazzarani (7 reti per lui) , coadiuvato sulle fasce da Di Grazia e Russotto. Prima frazione di gara non entusiasmante, da parte di entrambe le compagini, molto attente a non lasciare spazi utili agli avversari, oltre che a salvaguardare le energie, dovendo giocare i 90′ con temperature quasi estive. Pressing feroce da parte degli etnei sui portatori di palla dauni, che si rendono pericolosi solo alla mezz’ora, quando Di Piazza, lanciato alla perfezione da Coletti, trova i tempi giusti dell’inserimento, ma sbaglia la conclusione, mandando fuori da pochi passi. Insistono i rossoneri, con Chiricò prima e Loiacono poi, entrambi fermati con interventi dubbi nell’area piccola, ma l’arbitro lascia correre. Un minuto prima del riposo, ci prova Coletti con un gran tiro dai 30 metri che sfiora l’incrocio dei pali. Alla ripresa delle ostilità, il Foggia aumenta i ritmi ed al 49′ passa in vantaggio: una punizione di Chiricò, diretta verso la porta difesa da Pisseri, viene deviata da Gil che mette fuori causa il proprio portiere. Due minuti più tardi ci prova Rubin, con una bordata delle sue su azione d’angolo, ma la palla va fuori. Provano qualche sortita alla ricerca del pari anche gli uomini di Pulvirenti, ma Mazzarani e compagni sembrano avere le polveri bagnate. Al 74′ ghiotta occasione per i Satanelli che sfondano sulla destra col neoentrato Gerbo , bravo a servire Di Piazza, che però , da 2 passi , manda alto sulla traversa. Lo scampato pericolo rianima i padroni di casa che colpiscono al 75′ una traversa con Bergamelli e vanno ad insidiare Guarna al 79′ con Russotto, trovando, però, il numero uno rossonero pronto alla risposta. Negli ultimi minuti, i rossoazzurri giocano la carta Pozzobon per Mazzarani, ma nemmeno l’ingresso del bomber ex messinese riesce a cambiare il risultato. Il Foggia porta a casa una vittoria preziosissima in ottica serie B, mentre a Catania è notte fonda: quarta sconfitta consecutiva per gli isolani che vedono traballare sempre più la panchina del proprio tecnico, contestato vivacemente , a fine gara, dal pubblico di casa che vedrebbe di buon occhio il ritorno di Petrone alla guida degli etnei.
Umberto della Martora