“Non posso che essere onorata per il ruolo di Presidente”, è il primo commento della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosa Barone a margine della nomina alla guida della Commissione regionale per il contrasto alla criminalità che si è insediata questa mattina a Bari. La consigliera foggiana assicura che chiederà “il supporto certamente fondamentale di tutti i commissari. Le battaglie per la legalità non hanno colore politico”.
I primi provvedimenti che la Presidente Barone vuole proporre alla Commissione – che “nasce per essere ‘scudo’ di tutti gli amministratori e i cittadini pugliesi onesti” prosegue la consigliera pentastellata – sono: “l’audizione di quegli amministratori locali che per primi sono stati minacciati o che portano avanti sul territorio delle vere e proprie battaglie contro la criminalità organizzata”. “Proporremo, inoltre, –aggiunge – sulla scia di quanto già fatto in altre regioni, l’adozione di un testo unico per la legalità che possa costituire una linea guida per il contrasto a fenomeni come racket, usura o gioco d’azzardo patologico”.
L’insediamento della Commissione avrebbe dovuto seguire un percorso prestabilito – scrive in una nota il Presidente dei Popolari, Napoleone Cera che spiega “Fatto salvo il riconoscimento della presidenza della commissione a un rappresentante dell’opposizioni, così come stabilito dall’art.31, comma 2, dello Statuto regionale, c’era necessità di ottemperare ad alcune disposizioni per evitare inutili divisioni tra i componenti della commissione”.
“Non ho partecipato al voto non in protesta alla nomina di Rosa Barone e di Mario Pendinelli, rispettivamente alla presidenza e vicepresidenza della Commissione, ma per non prestare il fianco a interpretazioni statutarie che avrebbero finito per eleggere un ufficio di presidenza con il peccato d’origine del mancato riconoscimento della proporzione tra componenti della maggioranza e della minoranza”.
“La presidente Barone – aggiunge – avrà modo di recuperare, al di là del programmi di azione della Commissione, il rapporto con tutti i componenti della Commissione che non deve prestare il fianco a interpretazioni politiche o lasciare in sospeso questioni che possono influire sul positivo esito del lavoro di contrasto alla illegalità e alle mafie”. Oltre all’intervento della Commissione Cera – che garantisce piena collaborazione a Rosa Barone chiede ancora: “un rafforzamento del controllo del territorio, un aumento del personale nei tribunali e più carceri, così da garantire processi veloci e la certezza della pena”.