“A Massimo Dicecca esprimo, a titolo personale ed istituzionale, piena solidarietà per l’inquietante episodio verificatosi questa notte. L’attentato dinamitardo che ha completamente distrutto la sua automobile è agghiacciante nella sua ferocia intimidatoria, tanto più inspiegabile alla luce del fatto che Dicecca non ricopre più alcun incarico all’interno di Ataf SpA ma svolge le sue funzioni a Taranto.
Nell’attesa di di conoscere la genesi di questo attentato non è fuori luogo ritenere che, probabilmente, lo strascico delle tensioni che nel recente passato si sono registrate all’interno della nostra azienda di trasporti non ha ancora esaurito la sua carica di violenza. Una carica che violenza che, purtroppo, si è snodata attraverso tutta una serie di intimidazioni nei confronti del management di Ataf SpA, a cominciare proprio dall’ormai ex Direttore Dicecca e dal presidente del Consiglio di Amministrazione, Raffaele Ferrantino.
Esprimo la massima fiducia nel lavoro delle Forze dell’Ordine e degli inquirenti, che in queste ore sono al lavoro per capire movente ed esecutore di questo atto vigliacco e vergognoso.
Questa vicenda ripropone alla nostra attenzione, ancora una volta, l’urgente necessità di ricondurre ogni discussione circa la situazione di Ataf SpA nell’alveo di un corretto confronto. Ciascuno di noi, infatti, ha a cuore le sorti dell’azienda ed il futuro dei suoi lavoratori, indipendentemente dalle valutazioni di merito che si possono legittimamente formulare circa le scelte messe in campo sino ad oggi.
A Massimo Dicecca e alla sua famiglia, dunque, giungano l’abbraccio e la solidarietà mia e dell’intera Amministrazione comunale”.