Comincerà giovedì 9 marzo la messa a dimora dei 360 nuove piante, tra alberi e siepi, che l’Assessorato comunale all’Ambiente piantumerà nella aree periferiche della città. L’iniziativa è maturata nell’ambito dell’applicazione delle legge nazionale che dispone, per i Comuni sopra i 15mila abitanti, di piantare un albero per ogni bambino registrato all’anagrafe o adottato.
“Un’iniziativa importante ed opportuna – commenta il sindaco di Foggia, Franco Landella – che ci aiuterà a migliorare il patrimonio ‘verde’ delle nostre periferie. La sensibilità dell’assessore Francesco Morese ci ha permesso dunque di cogliere questa possibilità e di farlo a costo zero per le casse dell’Amministrazione comunale”.
Le nuove piante, infatti, sono state richieste dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Foggia all’ARIF (Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali), che le ha donate prelevandole dai propri vivai. Ad essere piantate saranno piante di carrubo, ginestra, leccio, orniello, cedro, thuja, tiglio, olmo, frassino e pittosporo.
“Desidero ringraziare i vertici dell’ARIF per la sensibilità dimostrata nell’accogliere la richiesta formulata dall’Amministrazione comunale – dichiara l’assessore comunale all’Ambiente, Francesco Morese –. Si tratta di un gesto che conferma una matura cultura dell’ambiente e la consapevolezza di dover mettere in campo ogni iniziativa utile ad aumentare la presenza ‘verde’ nelle città. Abbiamo scelto di mettere a dimora le nuove piante innanzitutto nelle periferie, con l’obiettivo non solo di abbellire, ma anche di riqualificare porzioni della città che vanno sottratte all’isolamento ed al degrado”.
“Quella che metteremo a dimora rappresenta, da questo punto di vista, una dotazione verde importante e significativa – aggiunge l’assessore Morese –. È per questo che l’appello che sento il dovere di rivolgere alla nostra comunità è quello di difendere e custodire questo patrimonio, proteggendolo da atti di vandalismo. Ogni albero piantato rappresenta una nuova vita – sottolinea Morese –. Sono certo che i cittadini sapranno averne cura come farebbero con un bambino”.