Cambiamo il mondo e non lasciamolo cambiare agli altri”. Con questo appello, si è concluso il 3 marzo il decimo congresso territoriale della Fim Cisl di Foggia, che ha rieletto Filomena Campodipietro, segretario generale territoriale della Federazione dei metalmeccanici. “Giovani e resilienza: la sfida per il futuro industriale in Capitanata” è stato il tema dell’assemblea congressuale della Fim, alla quale sono intervenuti il segretario generale della Ust Cisl di Foggia, Emilio Di Conza, ed il segretario nazionale della Fim Cisl, Gianfranco Gasbarro. Il congresso, inoltre, ha eletto quali componenti della segreteria territoriale della Fim: Donato Ambrosio e Michele Longo. Il segretario generale sarà altresì affiancato da uno staff composto da: Cesare Mavellia con delega ai giovani; Salvatore Rubinetti con delega alla comunicazione.
Nella sua relazione, il segretario Campodipietro ha raccolto la sfida del cambiamento: “Il futuro è la ‘Fabbrica 4.0’ che sarà sempre più governata da un sistema in cui macchine intelligenti, connesse a Internet, saranno inserite nei lavori svolti dagli esseri umani. Ma la ‘Fabbrica 4.0’ non sottintende l’esclusione dell’intervento umano: tutt’altro. La rilevanza dei lavoratori risiederà nel farsi motore dei processi generativi di conoscenze: saranno loro il campo di diffusione del sapere collettivo in cui accorciare la filiera tra ricerca, progettazione, produzione, distribuzione e consumo”.
“Mai come adesso, la rivoluzione industriale si configura – ha detto Campodipietro – come una sfida culturale. In questo processo, la responsabilizzazione dei lavoratori ed il loro apporto creativo divengono determinanti e non possono che svilupparsi se non in forme collettive di partecipazione”. Per la Fim, significativo risulta il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. “Oltre a dare continuità e saldezza alle relazioni industriali, rappresenta un importantissimo passo verso un vero rinnovamento. Esso affronta infatti quelle aree, prima scoperte, che possono essere sviluppate solo in una logica di relazioni partecipative tra impresa e sindacati”.
Il congresso ha rilanciato l’impegno della Fim a favore dei giovani. “Il nostro compito è aggiornare i diritti all’attuale contesto, per evitare che questi vengano percepiti come ostacoli alla realizzazione delle aspettative giovanili. Il rischio è che i giovani rinuncino a quelle tutele, fin qui garantite a chi li ha preceduti, ripiegando su tipologie contrattuali precarie o sottopagate. Emerge quindi la necessità di puntare sulla formazione e sull’alternanza scuola-lavoro. L’obiettivo è duplice: far sì che i giovani maturino un’esperienza importante nel passaggio in azienda ed accorciare la distanza tra domanda e offerta di lavoro. E’ in questo contesto che Industry 4.0 e Smart Working possono rappresentare un’occasione che mette il sindacato davanti ad una sfida che richiede risposte inedite e coraggiose”.
Per la Fim Cisl, quello da poco trascorso è stato un anno eccellente sotto l’aspetto delle adesioni, nonostante la crisi che ha colpito mote aziende. “Bisogna intervenire per recuperare competitività e rispondere al depauperamento del tessuto sociale e all’impoverimento economico delle famiglie. Serve un nuovo inizio che può e deve realizzarsi solo se riuscirà ad avvicinare i giovani ed aprire alle donne. Il sindacato deve farsi conoscere ed includere nelle proprie politiche anche i loro bisogni”.