A poco più di due mesi dalla profanazione della sua tomba da parte di malviventi rimasti ignoti, nel cimitero di Carpino e dopo estenuanti ricerche da parte delle Forze dell’Ordine, la Polstrada di Vieste ritrova la bara contenente le spoglie di Antonio Piccinnino, fra i maggiori interpreti della musica popolare morto all’età di 100 anni la cui salma è stata trafugata a meno di 10 giorni dalla sua scomparsa, probabilmente per tentare di estorcere denaro alla sua famiglia. Durante il servizio di pattugliamento notturno, mirato alla prevenzione e repressione dei reati, una pattuglia della Sottosezione Polstrada di Vieste si imbatteva nei probabili malviventi fautori del vile atto criminoso. La bara, ancora sigillata, veniva ritrovata nei pressi di Vieste in Località San Felice, semi occultata nella vegetazione antistante la carreggiata della SP 53, dove i malviventi se ne disfacevano, probabilmente perché sentitisi intercettati e braccati dagli operatori della Polstrada, per poi darsi a precipitosa fuga. La bara è stata trasportata presso il cimitero di Vieste. Le spoglie e gli oggetti contenuti nella stessa ( le inseparabili nacchere ) non davano alcun dubbio circa l’identità della salma che sono stati riconosciuti dai familiari.