Che sia nuovamente alle porte un nuovo momento d’oro per il Teatro Umberto Giordano?
La consacrazione potrebbe avvenire molto presto. Quando? Una volta che tornerà ad alzarsi nuovamente il sipario sulla stagione lirica.
E Foggia si prepara in grande stile al ritorno dell’Andrea Chenier, la più famosa opera lirica del maestro, il 24 e 26 marzo e il 5 e 7 maggio con Giove a Pompei, che non vede la scena dal 1921. L’allestimento, gli attori, la musica. Nomi nazionali e internazionali – circa 200 gli addetti ai lavori attesi – che si esibiranno accanto alle produzioni locali, alle istituzioni e agli ‘attori’ di casa nostra di questa operazione culturale di grande respiro.
A scommettere sulla salute fisica e morale del prezioso scrigno neoclassico che domina piazza Battisti è una squadra che sin dai primi palleggi in campo ha scelto di giocare in attacco. Già perché dopo gli ‘allenamenti’ degli ultimi due anni, e una rosa che ha sfoggiato le sue qualità, il mister fa scendere in campo anche le punte in ‘prestito’ da altri ‘club’. Landella – in occasione della Champions della lirica, i 150 anni dalla nascita di Umberto Giordano (nato a Foggia il 28 agosto 1867) e con il placet del Presidente/Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – conferma i goleador Giuliani e Dicesare, e schiera gli onorevoli Colomba Mongiello e Michele Bordo, che hanno mediato con il Ministro il sostegno agli eventi del 150esimo anniversario di Umberto Giordano.
Aldilà della metafora calcistica, la notizia sorprendente è che Foggia riunisce la rappresentanza del mondo culturale e politico insieme per un unico progetto, il Comitato Tecnico Scientifico che segna la rinascita ufficiale della stagione lirica del Giordano alla quale seguirà poi una lunga serie di iniziative celebrative.
In campo scendono anche l’Università con il prorettore Giovanni Cipriani, il presidente dell’Accademia di Belle Arti, Francesco Andretta e il Direttore Eva Belgiovine, la Direttrice della Soprintendenza Simonetta Bonomi, il direttore del Conservatorio Umberto Giordano, Francesco Di Lernia, il presidente del Consiglio Superiore dei Beni culturali e paesaggistici, Giuliano Volpe, il presidente della Fondazione Banca del Monte, Saverio Russo, il presidente di Amiu Puglia SpA, Gianfranco Grandaliano. Questi ultimi i primi mecenati dell’operazione culturale con un sostegno economico rispettivamente pari a 20 mila euro e 120mila euro. A queste somme si aggiungono i 150 mila euro del Comune di Foggia.
“Investite sulla cultura”: è questo l’appello del sindaco Landella e del dirigente Carlo Dicesare, che suggerisce lo strumento dell’Art Bonus (l’agevolazione fiscale prevista dalla legge che dà diritto al credito di imposta a quanti, privati o aziende, faranno delle erogazioni liberali a favore della cultura) che contribuirà a una nuova economia della cultura. Insomma: se si mette insieme la potenza della cultura e la forza delle imprese si può portare al successo un territorio.
Le iniziative del calendario degli eventi per i 150 anni dalla nascita di Umberto Giordano saranno varie: e seguiranno le due opere liriche (alle quali va aggiunta una terza, il cui titolo sarà a cura dalla Regione Puglia). Quindi Il Teatro Ha Classe e concerti.
Il Ministro Franceschini – spiega Volpe – plaude al progetto delle celebrazioni del Comitato Tecnico Scientifico per due motivi: per la coralità dell’azione, che ha riunito attorno ad un unico tavolo istituzioni, fondazioni, accademie, e per la validità del progetto in se. L’Assessore Giuliani è d’accordo: “un evento che non ha colori politici, è una squadra che ha lavorato benissimo insieme”.
Il neonato Comitato si riunisce attorno al pianoforte di Giordano per suggellare con le firme l’avvio ufficiale delle celebrazioni.