Sgombero dell’ex distretto militare sospeso fino al sette novembre ma nulla sarà a carico del Comune di Foggia. Lo ha deciso il Tar, il Tribunale amministrativo regionale, che nei giorni scorsi ha sospeso le ordinanze di sgombero firmate dal Comune di Foggia nei confronti delle famiglie che hanno occupato abusivamente la struttura dell’ex Distretto Militare dopo l’ordinanza con cui la Seconda Sezione Penale – in funzione di Tribunale del Riesame – del Tribunale Ordinario di Foggia aveva disposto il dissequestro del bene, con la conseguente restituzione dell’immobile alla proprietà dell’amministrazione comunale. Il 21 febbraio scorso i giudici amministrativi hanno nuovamente sospeso l’ordinanza di sgombero fino al sette novembre. Ma il provvedimento del Tar precisa che in questo periodo il costo delle forniture domestiche debba essere sostenuto dai ricorrenti. Dunque il Comune di Foggia non dovrà sostenere alcun costo: le bollette di luce, acqua e gas dovranno essere pagate dalle famiglie che si trovano all’interno del distretto militare. Il sette novembre il Tar deciderà per il futuro. L’edificio militare era stato sequestrato dalla Guardia di finanza e poi dissequestrato: dopo il dissequestro l’amministrazione comunale aveva escluso l’utilizzo dell’ex Caserma Oddone per scopi abitativi, nel rispetto della clausola di salvaguardia contenuta nell’atto attraverso cui il demanio militare, nel giugno 2015, aveva trasferito la proprietà della struttura al Comune di Foggia, confermando la volontà già espressa ed indicata dal consiglio comunale che decise di destinare la struttura a “finalità pubblico-istituzionale ad uso diretto dell’Ente quali sedi istituzionali e di rappresentanza, uffici”. Nei giorni successivi al dissequestro alcune famiglie avevano nuovamente occupato l’immobile. Da qui i provvedimenti di sgombero del Comune. Ora bisognerà attendere 9 mesi per capire cosa accadrà.