A Foggia, come nel resto del Mezzogiorno d’Italia, crescono nei centri storici urbani le attività legate al turismo (bar, ristoranti e alberghi) e soprattutto il commercio ambulante, mentre calano i negozi a posto fisso nei diversi settori merceologici. Sono i dati emersi della ricerca “Demografia d’impresa nei centri storici italiani”, realizzata da Confcommercio e fa riferimento al periodo 2008-2016.
A Foggia il calo complessivo delle attività commerciali a posto fisso nel centro storico è sceso del 22,1% a fronte di un dato nazionale del -14,9%. Mentre nelle zone periferiche si è registrato un meno 18,1% a fronte di un dato nazionale del -12,4%.
Sempre nel capoluogo dauno si è registrata una riduzione di quasi tutte le tipologie distributive (non specializzati, alimentari, tabacchi, carburanti, computer e telefonia, mobili, e ferramenta, libri e giocattoli, vestiario e tessili, farmacie, ambulanti, altro commercio, alloggio, bar e ristoranti): sono calati più di 200 esercizi non specializzati (-40,9% in centro storico -53,7% in periferia); minimo calo nei negozi di alimentari e bevande (calo in centro storico -27,8%, colmato però dagli aumentati in periferia del 19,7%), -26,2% i distributori di carburanti con una perdita secca di 10 unità. Mentre i tabaccai, in controtendenza rispetto al dato nazionale, crescono lievemente colmando in periferia le chiusure del centro storico. Un aumento che si registra anche tra le farmacie e i negozi di telefonia e Ict domestico.
Il commercio ambulante a Foggia è aumentato del 70% così come le strutture ricettive aumentate di oltre il 56%. Tra le cause determinanti della desertificazione commerciale dei centri storici, oltre alle dinamiche demografiche (come l’età media della popolazione e la densità abitativa) e al calo dei consumi, Confcommercio individua il costo di affitto dei locali commerciali troppo elevato rispetto a quelli delle periferie.
Per Damiano Gelsomino, presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia provincia di Foggia: “non si deve mai dimenticare la fondamentale funzione sociale del commercio nei centri urbani. Sono i negozi che spesso garantiscono presidi fondamentali di sicurezza e supporto ai cittadini. Da un punto di vista operativo, così come ha detto il presidente Sangalli, appare fondamentale individuare efficaci misure di agevolazione fiscale per favorire l’apertura e la sopravvivenza delle attività commerciali nei centri storici. A livello territoriale dobbiamo tutti insieme sfruttare al meglio le opportunità legate alla nascita dei Distretti Urbani del Commercio”.