Quello che non t’aspetti è successo allo Jacovone di Taranto. Padroni di casa ad un passo dalla crisi, foggiani euforici per aver conquistato solo 7 giorni prima la vetta della classifica. Ad aggiudicarsi il derby , però, sono i rossoblù, per altro con pieno merito. In uno stadio semideserto, solo 4000 tifosi sugli spalti senza rappresentanza dauna, Maurantonio e compagni hanno tenuto in scacco i Satanelli nella prima parte di gara, per poi colpirli nel secondo tempo, del tutto meritatamente. Nei 45′ iniziali, gran possesso palla dei Satanelli, sterili, però, in fase conclusiva. Le fasce non funzionano per la disabitudine di Chiricò a giocare sulla sinistra, mentre Sarno, recuperato da poco dopo un lungo stop per pubalgia, è palesemente fuori condizione ed avrebbe avuto magari bisogno di allenarsi ancora, prima di scendere in campo dal primo minuto. Rubin, questa settimana in dubbio per problemi muscolari, è nell’undici iniziale, ma dal 46′ lascia il posto al compagno Gerbo. Errori di valutazione questi, a nostro avviso pesanti, nell’ottica di una gara che si preannunciava difficile di suo per i rossoneri, vuoi per la rivalità esistente tra le due compagini pugliesi, vuoi per l’inevitabile scossa che avrebbe positivamente pervaso gli ionici, galvanizzati in settimana dall’arrivo del nuovo allenatore Ciullo al timone della squadra. Col passare dei minuti, infatti, i tarantini prendono coscienza delle proprie forze ed intuiscono di poter fare lo sgambetto ai cugini : il vantaggio arriva al 59′ con Magnaghi , complice una difesa foggiana inspiegabilmente distratta e poco reattiva. La reazione della (ex) capolista si esaurisce in paio di timidi tentativi di Mazzeo (colpo di testa fuori) e Deli, in sforbiciata, che non creano grattacapi alla retroguardia rossoblù. Quasi inevitabile, con un simile atteggiamento, subire la seconda rete a 7 minuti dal termine. Sugli sviluppi di un corner, De Giorgi non trova ostacoli e può in piena libertà girarsi ed infilare Guarna per il 2-0 finale. Per il Taranto 3 punti che sono oro colato in vista della difficile trasferta di Catania, mentre il Foggia ha l’obbligo-dovere di ritrovarsi al più presto, per affrontare al meglio, sabato prossimo, il Matera di Auteri, storico avversario del Foggia Calcio.
Umberto della Martora