La 24esima di Campionato non è sicuramente stata una giornata favorevole per le squadre di testa, tra le quali solo il Foggia è riuscito a conseguire la vittoria, cosa che permette ai rossoneri di essere la capofila del girone. Solo sconfitte , al contrario, per Lecce ( crisi di gioco) , Juve Stabia (calo atletico) e Matera che , al cospetto del Catania, sembra aver perso un bel po’ di quella…..fortuna (lato b) che aveva spesso permesso agli uomini di Auteri di venir fuori da vincenti, anche dopo gare in cui non si erano certo espressi al massimo. Onori e gloria quindi ai satanelli, che sembrano aver trovato l’ esatta quadratura del cerchio ed instaurato il giusto feeling con le idee tattiche di Mister Stroppa. Unica nota stonata, se vogliamo, un’infermeria sempre troppo affollata ( vedi Empereur, Angelo, Sarno, Faber), ai quali si è purtroppo aggiunto, negli ultimi giorni, anche Rubin, il più in forma, forse, della compagine foggiana. Ad attenuare qualsiasi preoccupazione, la qualità dell’intero gruppo a disposizione dello staff tecnico, ulteriormente puntellato dalla società nel corso dell’ultima finestra di calcio-mercato. Alzi la mano, infatti, chi può dire, nell’intera Lega Pro, di avere in rosa calciatori con qualità almeno pari a quelle di Mazzeo e compagni. Dato a Cesare ciò che è di Cesare, ad evitare voli pindarici che farebbero rischiare cadute rovinose, è bene sottolineare che è assolutamente vietato abbassare la guardia, perchè, con 42 punti a disposizione sino al termine della stagione regolare, nulla è ancora deciso e tutto può ancora succedere. Fatte le doverose grattatine propiziatorie, crediamo che d’ora in avanti questa stagione è sicuramente nelle mani del Foggia che è, e rimame, l’unico arbitro del proprio destino. 14 partite dal traguardo finale, 14 gare da affrontare col “coltello tra i denti”, a partire da quella di sabato prossimo, a Taranto. Un derby che non vale solo tre punti, ma anche una robusta dose di autostima (per l’intero ambiente rossonero) e di riconoscimento della superiorità dei nostri ragazzi da parte di chi insegue. Ad majora , allora, caro vecchio Foggia, facci sognare…….
Umberto della Martora