Calcio-mercato al giro di boa. La prima metà di gennaio è volata via in un amen e, volendo in Lega Pro cercare la vera “regina” di queste due prime settimane di contrattazioni, non possiamo che indicare la squadra del Foggia Calcio. Aver sbaragliato la concorrenza riuscendo a portare a casa elementi di comprovato valore come Deli, Di Piazza e Fabèr, la dice tutta sulla volontà di raggiungere traguardi importanti da parte della dirigenza rossonera, pronta per altro a compiere ulteriori movimenti sia in entrata che in uscita, pur di consegnare a Stroppa una….. “ferrari” , tale non solo a parole, ma davvero vincente in questo 2017. Purtroppo, e questo lo scriviamo con tanto rammarico, pare che il modus-operandi ed i grossi sacrifici economici delle famiglie Curci-Sannella, diano fastidio a qualcuno che , inevitabilmente , prova a mettere i bastoni tra le ruote alla compagine dauna, mettendo in giro voci tendenziose e destabilizzanti. Vero è che la mamma dei cretini è sempre incinta, ma, in questo periodo, pare quasi esserci una moltiplicazione di queste gravidanze moleste. Tra calciatori in rottura con l’ambiente, gente che vuole andar via, altri che battono cassa e quant’altro, si è detto di tutto e di più. Ai tifosi diciamo solo di non correre dietro alle chiacchiere, ma di stringersi attorno ai propri colori, perchè chi è al timone della società sa bene cosa fare e come muoversi. E’ normale che in un gruppo di 24/25 uomini, ci sia lo scontento di turno perchè magari trova poco spazio o perchè ha il procuratore che ambisce ad un trasferimento per intascare una mediazione. Di qui al 30 gennaio, la dirigenza rossonera cercherà di accontentare tutti, compatibilmente con l’esigenza di avere alla fine della giostra una rosa ancora più competitiva. E’ giusto che qualcuno vada a cercar gloria altrove, come Coletti, Quinto , Letizia, Riverola o Padovan, tanto per fare qualche nome, ma, chi dovesse partire, sarà adeguatamente sostituito e non susciterà alcun rimpianto. Nomi? Inutele farne, ormai sono sulla bocca di tutti e magari c’è ancora qualche altra lieta sorpresa dietro l’angolo. Lasciamo perciò lavorare con tranquillità chi sa cosa fare e diamo un supporto concreto a chi opera. Le vittorie , cerchiamo di non dimenticarlo mai, non appertegono mai ad uno solo, ma sono sempre figlie di un’unità di intenti dell’intero ambiente.
Umberto della Martora