Organizzazioni sindacali sul piede di guerra per il caso Conad. In seguito alle assemblee dei lavoratori nei punti Conad di Monte Sant’Angelo e San Severo, organizzate dai sindacati il 12/01/2017, a causa della procedura di licenziamento collettivo aperta dalla Sogiper (articoli 4 e 24 legge 223/1991), è stato dichiarato lo stato di agitazione. “Riteniamo il comportamento del gruppo incomprensibile e ai limiti della legalità”, afferma Elio Dota, segretario generale Uiltucs Foggia. Ma non è tutto: la reazione di sindacati e lavoratori è a 360 gradi. “Sappiamo che Sogiper, con lo stesso strano modus operandi, ha avviato i licenziamenti in altri stabilimenti in Puglia e in Italia. Per questo, attraverso le segreterie nazionali di Uiltucs, Fisascat e Filcams, abbiamo presentato al gruppo di Monsampolo del Tronto una richiesta di incontro urgente. Se Conad ha difficoltà un po’ dovunque è giusto che tutte le questioni siano affrontate a livello nazionale”, prosegue il segretario generale Uiltucs che aggiunge: “Per quanto riguarda i casi specifici di San Severo e Monte, ci troviamo di fronte ad una disapplicazione del contratto di solidarietà (articolo 1 della legge 863/1984), deciso il 26/03/2013 e prorogato fino al 31/3/2017. Per questo abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione. I lavoratori dei due punti Conad osserveranno scrupolosamente quanto previsto nel Contratto nazionale di lavoro e in quello di solidarietà per quanto attiene agli orari di lavoro e a tutto il resto. Infine non saranno erogati turni di lavoro straordinario o supplementare”. Inoltre, l’Amministrazione Comunale di San Severo ha incontrato i lavoratori Conad sancendo la volontà di arrivare ad un confronto con Sogiper e sindacati per definire quanto prima tutte le azioni necessarie a scongiurare i licenziamenti. “Registriamo come pienamente positiva questa azione del comune di San Severo, siamo lieti di questo importante sostegno”, conclude Dota.