I foggiani, tra le altre cose, sotto l’albero troveranno l’amaro regalo dell’eco tassa. Ad alzare la voce e a mettere in guardi i contribuenti sono i consiglieri comunali Marcello Sciagura e Vincenzo Rizzi, insieme a Giorgio Cislaghi. “Con le feste di Natale ci è arrivato il regalo dell’eco tassa per non aver centrato gli obbiettivi minimi di legge per la raccolta differenziata dei rifiuti, 25,82 euro a tonnellata che tradotto vuol dire un aumento di 1.500.000 euro l’anno a carico dei cittadini.
Correva l’anno 2015 e nel mese di settembre il Sindaco, l’Assessore all’Ambiente, il Presidente e il direttore di AMIU Puglia presentavano, in pompa magna, il progetto per dotare la città di un sistema di raccolta differenziata. Lo slogan del progetto era, o meglio fu visto com’è finita, “Foggia non sarà più un bidone”. Il progetto, finanziato con fondi europei, doveva coinvolgere un terzo della città ma non è mai riuscito neanche a servire un decimo della popolazione prima di essere definitivamente accantonato. Di quel progetto ora resta ben poco, un cumulo di bidoni inutilizzati e una raccolta differenziata solo per il “villaggio artigiani”, dove abitano poche persone, dove i rifiuti sono costituiti prevalentemente da imballaggi esausti e che non ha spostato di molto i dati della raccolta differenziata ferma al 17,31% molto, troppo, distante dal quantitativo richiesto per evitare l’ecotassa fissato al 60%. Il fallimento del progetto di “raccolta differenziata” non è l’unico fallimento che Sindaco e Assessore all’Ambiente sono riusciti a conseguire.
Che dire dell’acquisto della discarica ex AGECOS che doveva servire per aumentare la capienza della discarica Comunale? Un acquisto presentato a costo zero che invece si è trasformato in una spesa ancora da quantificare ma, per il momento, basta dire che è stato speso oltre un milione per l’acquisto e sono stati stanziati altri settecentomila euro per una copertura d’emergenza utile a ridurre l’inquinamento ambientale.
L’ultimo fallimento è la costruzione dell’isola ecologica urbana, il posto dove i foggiani dovrebbero portare i rifiuti da avviare al riciclo. Il problema, finora irrisolto, è che non c’è una strada per raggiungere la piattaforma ma solo uno sterrato fangoso e di difficile uso oltre a essere posizionata in una zona molto periferica (zona cimitero) che richiederebbe una sorveglianza H24 per evitare i più che probabili atti vandalici e/o predatori.
Quale sia la capacità di questa amministrazione nel governare il ciclo dei rifiuti lo testimonia anche l’incapacità di sottoscrivere un contratto di servizio con AMIU, stipula più e più volte annunciata, che fissi i requisiti del servizio e gli obbiettivi da raggiungere.
Qual è la qualità del servizio di igiene urbana è sotto gli occhi di tutti: strade e marciapiedi sempre pieni di carte svolazzanti; cassonetti irrimediabilmente rotti e traboccanti di rifiuti; piazzole della tangenziale ridotte a mini discariche incontrollate”. Viste queste premesse non c’è da sperare in bene per il futuro perché la discarica comunale ha una capacità residuale di pochi mesi e poi dovremo smaltire i rifiuti in altri siti con un ulteriore aggravio di costi che potranno arrivare sino a un milione e mezzo, sempre a carico dei cittadini, portando il totale a oltre tre milioni che vuol dire un aumento di oltre il 12% della tariffa odierna.
E’ ora che il Sindaco, l’Assessore all’Ambiente e AMIU Puglia ci dicano cosa vogliono fare per arrivare velocemente a conseguire gli obbiettivi di raccolta differenziata fissati dalla legge. E’ ora che la smettano di raccontare la favoletta che la raccolta differenziata spinta, meglio se porta a porta, aumenta i costi del servizio perché dove si sono raggiunte percentuali oltre il 50% sono calati i costi a carico delle famiglie mentre, con la loro inerzia, i costi sono aumentati.
Non ci vengano a raccontare gli attuali amministratori che è colpa di chi li ha preceduti perché in due anni e mezzo hanno avuto a disposizione finanziamenti europei e regionali, oltre alla pazienza dei foggiani, e l’unico obbiettivo che hanno raggiunto è l’eco tassa al massimo: 25,82 euro a tonnellata.
Ora ci aspettiamo che il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente si presentino in Consiglio Comunale per rendere conto del loro operato.