«Il Gargano si prepara ad affrontare l’importante sfida con il dissesto idrogeologico che, negli ultimi anni, ha causato ingenti danni e anche vittime. Anche il Comune di Rodi Garganico ha di recente puntato la propria attenzione sul fenomeno che, più di ogni altro, sta minando il territorio del Gargano Nord. Un recente convegno ne ha discusso le modalità. Anche la nostra Azienda guarda con attenzione all’evolversi di questo percorso, perché più degli altri il problema ci ha sempre interessati, tant’è che siamo stati noi a sostenere e provvedere alla progettazione di tutti gli interventi strutturali di prevenzione e mitigazione del rischio idraulico contro il dissesto idrogeologico utilizzando risorse comunitarie del POR Puglia 2014-2020” che sono stati programmati da Rodi a Peschici». Il dott. Vincenzo Germano, direttore generale di Ferrovie del Gargano e vicepresidente di Confindustria Foggia con delega al territorio, analizza così gli ultimi avvenimenti sulla questione dissesto nel Gargano Nord.
Punto di partenza la sottoscrizione de disciplinari con i Comuni relativi agli interventi di mitigazione del rischio idraulico in materia di difesa del suolo finanziati con deliberazione di Giunta Regionale numero 1165 del 26 luglio 2016. «Come Azienda e anche come Confindustria Foggia – aggiunge il dott. Germano – riteniamo sia necessario un coinvolgimento del partenariato attivo, come quelle che rappresento, che da sempre sono un anello di congiunzione importante tra le istituzioni e le comunità locali. Perché, grazie alle nostre progettazioni, il Gargano Nord ora è nelle condizioni di poter gestire fondi di vitale importanza per la salvaguardia del Territorio».
Sul Gargano Nord, tra l’altro, come Azienda abbiamo elaborato progetti per la “messa in sicurezza” per le aree nei pressi dell’Hotel Tramonto, Mascherizzo, Hotel Riviera, Canale Pincio (Rodi Porto), Baia Santa Barbara e Guardiola. «Punti di criticità – asserisce il dott. Germano – ormai divenuti una vera e propria emergenza. Tristemente famoso il settembre del 2014, con due vittime a Carpino e Peschici, ma non vanno sottovalutati i campanelli d’allarme dei mesi scorsi che hanno riguardato sempre questi corsi d’acqua».
Una attività che comunque non può fermarsi ai soli interventi di messa in sicurezza. Occorre affrontare e risolvere una volta per tutte anche la problematica relativa agli abusivismi di ogni natura. «Spunti in tal senso sono emersi anche nel convegno di Rodi Garganico – conclude il dg di FerGargano -. Se non vengono rimosse queste problematiche sarà inutile intervenire con la messa in sicurezza. Ma ancora più sarà difficile inculcare la cultura delle legalità in un territorio sempre più devastato da interventi a macchia di leopardo e con troppi silenzi che hanno permesso di costruire laddove non si poteva. Come Azienda ci siamo assunti i nostri impegni seguendo sempre le norme in materia, i Comuni intervengano per rimuovere questi ostacoli».