Settimana niente affatto facile , questa che sta terminando , per il Foggia Calcio. Non certo per quanto successo sul campo: ci può stare che si possa pareggiare allo Zaccheria contro un Catania grandi firme, che è tutt’altro quello che vuol farci credere la sua classifica, condizionata da una robusta penalizzazione. Ci sta che nel mercoledì di Coppa si vada a vincere ad Andria con le cosiddette seconde linee, perchè la panchina rossonera, diciamola tutta, è una delle più complete dell’intera categoria. A voler sottilizzare, mancano a mio avviso un terzino di ruolo che possa sostituire degnamente un’eventuale assenza di Angelo o Rubin, e magari quell’attaccante d’area di rigore da 15-20 goal a stagione, capace di regalare i 3 punti alla squadra, anche in quelle gare in cui non si riesce ad esprimere al meglio il proprio potenziale. Ma questi sono dettagli che potranno essere sicuramente corretti nella prossima finestra di mercato dalla società. La negatività, sempre secondo il mio punto di vista, è rappresentata dalla mancanza di attenzione (e di rispetto) del “Palazzo” nei confronti della nostra dirigenza. Pur avendo infatti il Pres. Fares e tutti i soci mostrato sempre signorilità nei comportamenti e correttezza gestionale ai massimi livelli, non sempre , anzi quasi mai, sono stati ripagati con egual moneta dal “governo” della Lega Pro. Come giustificare le prime 4 giornate a porte chiuse , conseguenza delle provocazioni e dei teatrini messi in atto da staff tecnico e calciatori pisani in occasione dei play-off del maggio scorso? Per situazioni più o meno identiche, ad altre compagini sono state inflitte multe di poco superiori ai 2000 euro. Come giustificare il DASPO di un anno comminato a Franco Sannella perchè aveva osato contestare a Cosenza (sempre nella scorsa annata) la mancata concessione di accredito a parenti e familiari della dirigenza foggiana? Per non parlare di arbitraggi a dir poco sconcertanti (l’ultimo domenica scorsa contro gli etnei) che quasi domenicalmente si ripetono a danno di Agnelli e compagni. No, cari amici, questo non è vittimismo, ma semplice sete di obiettività da parte di chi non vuole affatto regali , ma pretende di ottenere solo il dovuto. Saremmo grati al sig. Giannoccaro,leccese e designatore arbitrale, se mostrasse maggiore attenzioni (non riguardi) anche nei confronti dei Satanelli. Dulcis in fundo, chiudiamo l’editoriale con l’ultima perla, relativa agli episodi accaduti domenica scorsa in occasione di Foggia – Catania. Non vogliamo accomunare la tifoseria rossoazzurra alla banda di delinquenti mandati in Capitanata dalla Sicilia, non si sa bene con quale criterio, ma è francamente sconcertante che tali personaggi possano liberamente girare ( evviva la tessera del tifoso !!!) mettendo a rischio l’incolumità di chi entra in uno stadio solo ed esclusivamente a tifare per i propri colori. E’ ancora più sconcertante che a pagar dazio a tali situazioni, possano essere , guarda caso, ancora i tifosi foggiani che rischierebbero di non poter entrare nel proprio stadio , in occasione della prossima gara interna. Siamo solidali con loro e ci auguriamo che il lavoro del pres. Fares e della dirigenza rossonera tutta, attivatasi per scongiurare tale evenienza, possa dare dei frutti in nome della giustizia e di uno sport più pulito. Forza Foggia…….
Umberto della Martora