Risultato ad occhiali, allo Zaccheria, tra Foggia e Catania. I rossoneri non superano il muro etneo.

img_20161023_203323Fattore campo non sfruttato dai Satanelli, nei 90′ giocati contro l’undici rossoazzurro. Diciamo subito che gli uomini di Stroppa hanno provato a fare la partita, ma, i loro assalti al fortino messo in piedi dai siciliani, sono stati vanificati dall’ottimo assetto difensivo degli avversari e da una certa sterilità in attacco di Agnelli e compagni. A complicare poi i piani dei Satanelli, ha pesantemente contribuito anche l’arbitraggio del sig. Piscopo di Imperia, rivelatosi nella circostanza uno dei peggiori direttori di gara visti negli ultimi anni allo Zaccheria. Soprattutto nei primi 20′ di gioco, è incredibile la serie di falli a favore del Foggia non sanzionati: a parte una serie di interventi durissimi degli etnei sulle caviglie dei calciatori di casa, ci sarebbero anche un mani sospetto nell’area piccola ed un netto fallo ancora in area di rigore su Vacca, da punire a nostro avviso con un penalty. Detto di queste prime iniziali pecche arbitrali, non dimentichiamo, però, la traversa colpita da Fornito in rovesciata, su azione di calcio d’angolo, alla mezzora, che avrebbe potuto regalare il vantaggio agli uomini di Mister Rigoli. Al termine del primo tempo i fischi del pubblico, indubbiamente meritati, erano tutti per la terna arbitrale , a dir poco insufficiente. Ad inizio ripresa, Stroppa sostituiva Mazzeo(risentimento muscolare) con Padovan, ma la musica cambiava poco. Dieci minuti più tardi era il turno di Sarno, che subentrava a Sainz-Maza. Il primo tiro davvero pericoloso dei Satanelli verso la porta catanese veniva scoccato al 60′ da Chiricò, ma Pisseri era attento e reattivo nella parata. Dal 68′ in campo anche Riverola a rilevare uno stanchissimo Agnelli, ma il tutto risultava inutile. I rossoazzurri serravano ulteriormente le fila, resistendo all’assedio finale dei padroni di casa che collezionavano solo angoli, ben 14 saranno alla fine, senza però riuscire a scardinare la porta isolana, ben difesa da un sempre attento Pisseri. Dichiarazioni di circostanza, nel dopo gara, da parte di Stroppa , che si dice contento della prestazione , un po’ meno del risultato. In attesa della partita del Matera, intanto, la Juve Stabia vince in trasferta a Catanzaro e rafforza la sua posizione di capoclassifica. Sveglia, quindi, caro “vecchio” Foggia, perchè se è vero che i campionati si vincono in primavera, è altrettanto innegabile che le basi, per essere solide, vanno poste possibilmente da subito.

FOGGIA (4-3-3): Guarna; Angelo, Empereur, Rubin; Agnelli (70′ Riverola), Vacca, Gerbo; Chiricò, Mazzeo (46′ Padovan), Sainz-Maza (56′ Sarno). A disp.: Tucci, Loiacono, Quinto, Letizia, Sarno, Agazzi, Sicurella, Dinielli, Padovan, Riverola, Sanchez, Sansone. All. Giovanni Stroppa
CATANIA (4-3-3): Pisseri; Di Cecco, Bergamelli, Drausio, Djordjevic; Biagianti, Bucolo, Fornito (88′ Bastrini); Di Grazia, Paolucci (78′ Anastasi), Mazzarani (70′ Parisi). A disp.: Martinez, Nava, Scoppa, Calil, Russotto, Barisic, De Santis, Bastrini, Anastasi, Parisi, Piermarteri. All. Giuseppe Rigoli
ARBITRO: Fabio Piscopo di Imperia (Manzolillo di Sala Consilina / Pepe di Ariano Irpino)
AMMONITI: Empereur (F), Parisi (C), Sarno (F)
ESPULSI:
ANGOLI: 14-2